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A 6 giorni dal confronto in cui la nuova dc ha confermato la linea della sfiducia cascino non firma

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A 6 giorni dal confronto in cui la nuova dc ha confermato la linea della sfiducia cascino non firma

La decima firma alla mozione di sfiducia non c'è ancora. Nonostante i cuffariani abbiano confermato la volontà di staccare anticipatamente la spina all'amministrazione Greco,...

Graziano Amato

30 Marzo 2023 13:44

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La decima firma alla mozione di sfiducia non c'è ancora. Nonostante i cuffariani abbiano confermato la volontà di staccare anticipatamente la spina all'amministrazione Greco, il consigliere Vincenzo Cascino non ha apposto la sua firma al documento, depositato per ragioni di comodo presso l'ufficio di Presidenza del Comune di Gela. Il segretario della Nuova DC Natino Giannone, due settimane fa aveva dichiarato ai nostri microfoni che i tempi erano ormai maturi per sfiduciare il sindaco Lucio Greco. Qualche giorno dopo, il consigliere Cascino, da noi sentito, dichiarò che avrebbe atteso ancora qualche giorno prima di firmare, per conoscere gli aggiornamenti della crisi finanziaria. I cuffariani, poi, hanno confermato la linea della sfiducia anche nel corso di un incontro interno che si è svolto sei giorni fa. Nel frattempo, in aula, il segretario generale ha chiarito tantissimi aspetti rimarcando l'importanza del consiglio comunale per definire le prossime tappe. Alla seduta ha preso parte anche il consigliere Vincenzo Cascino, che per tanto tempo, comunque, prima di aderire alla Nuova DC, è stato uno degli alleati più fedeli del sindaco, eletto  addirittura nella lista ammiraglia di Lucio Greco "Un'altra Gela". Che il consigliere abbia avuto poco tempo per firmare il documento durante questi giorni appare poco plausibile. Facile, invece, ipotizzare che Vincenzo Cascino abbia preso atto della roadmap illustrata dalla dottoressa Carolina Ferro. Firmare la mozione di sfiducia significherebbe impegnare il Pesidente del Consiglio Salvatore Sammito a calendarizzare la discussione in aula che arriverebbe temporalmente vicino all'approvazione delle misure correttive. Un doppio binario: da un lato i consiglieri sono chiamati ad approvare il rendiconto e le misure correttive, dall'altro gran parte di essi sono pronti a fare le valige e aprire un momento di commissariamento. Il consigliere Vincenzo Cascino, a questo punto, potrebbe temporeggiare ancora, mettendo alla prova il sindaco. Negli ambienti politici si vocifera che il consigliere potrebbe addirittura abbandonare l'idea di firmare il documento, in modo tale da chiedere al sindaco uno spazio amministrativo di peso. Voci di corridoio parlano di un posizionamento alla Ghelas. Una scelta che, se confermata, potrebbe spingere Vincenzo Cascino fuori dalla Nuova Democrazia Cristiana. A quel punto il controverso capitolo della sfiducia uscirebbe del tutto di scena. Al contrario, se Vincenzo Cascino firmasse la proposta, per l'assise civica si aprirebbe una fase di riflessione importante; il presidente Salvatore Sammito potrebbe calendarizzare la discussione in aula presumibilmente dopo l'approvazione del piano di riequilibrio. L'esperienza Greco, ammesso che l'opposizione trovi i numeri mancanti, potrebbe concludersi subito dopo. Nel caso in cui, invece, il consiglio comunale non riuscisse a deliberare l'adozione di una misura correttiva, ordinaria o straordinaria, si andrebbe verso lo scioglimento. A quel punto sarebbero i consiglieri a dover fare le valige mentre il sindaco resterebbe in carica insieme alla sua giunta.di Graziano Amato

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