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Abbandonare rifiuti per strada è reato ma a Gela si trasgredisce: multa fino a 2 mila euro o processo

Ambiente

Abbandonare rifiuti per strada è reato ma a Gela si trasgredisce: multa fino a 2 mila euro o processo

I report fotografici di Impianti Srr mostrano uno spaccato preoccupante

Graziano Amato

26 Ottobre 2023 12:58

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Una modifica del testo unico ambientale (decreto legislativo 152/2006) ha trasformato, dallo scorso 10 ottobre, l'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti da parte di un privato cittadino in illecito penale. Quello che prima era sanzionato in via amministrativa (come un divieto di sosta o un eccesso di velocità su strada), è diventato un reato. Questo significa che oggi qualsiasi persona, e non solo più le imprese, rischia una denuncia nel caso abbandoni o depositi in maniera incontrollata qualsiasi genere di rifiuti.

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 La legge continua a prevedere una sanzione amministrativa per i soli rifiuti di piccolissime dimensioni come sono, ad esempio, i mozziconi di sigaretta, scontrini, fazzoletti di carta e simili. Già dal sacchetto della spazzatura domestica si incorre nel penale. Altrettanto per l'abbandono, ad esempio, di elettrodomestici, mobilia, piccoli mezzi a motore, ecc. È  anche penale il deposito incontrollato dei medesimi: cioè il loro accumulo in grandi quantità in terreni (anche se privati e recintati) e immobili.

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A giudicare dai quotidiani report diffusi da Impianti Srr, società che da ormai tre settimane gestisce il servizio di smaltimento rifiuti in città, i gelesi continuano a trasgredire con molta facilità. In contrada Spinasanta, ad esempio, è stato abbandonato un grande cassetto in legno all'interno di  un cassonetto.  Non va meglio in pieno centro storico con sacchetti di ogni tipo e differenziati male gettati a ogni ora del giorno. Stesso copione nei pressi del cimitero Farello e del convitto Pignatelli. I controlli della società continuano a tappeto, ogni giorno, cosi come quelli degli ispettori ambientali. Non sono stati resi noti, invece, dati recenti sulle foto trappole installate in diverse zone della città ma tanti sporcaccioni sono stati individuati con le mani nel sacco, è proprio il caso di dirlo. 

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Il privato che verrà individuato quale autore di abbandoni di rifiuti verrà denunciato alla competente Procura della Repubblica e dovrà corrispondere entro trenta giorni dalla notifica, una cifra di 2.500 euro, non rateizzabile (aumentata fino al doppio se si tratta di rifiuti pericolosi, come sono, ad esempio, i frigoriferi, i motori,
i tubi al neon, rifiuti contenenti amianto, ecc.), se vorrà estinguere il reato senza subire un processo.

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