ACCESSO AI CIMITERI IMPEDITO ALLA STAMPA PER IL PREGIUDIZIO CHE QUESTA POSSA EVIDENZIARE CRITICITÀ
Cronaca
ACCESSO AI CIMITERI IMPEDITO ALLA STAMPA PER IL PREGIUDIZIO CHE QUESTA POSSA EVIDENZIARE CRITICITÀ
Pare che la direttiva di vietare l'accesso alla stampa sia stata diramata per evitare che la ricorrenza dei defunti venisse strumentalizzata. In realtà le telecamere di Rete Chiara s...
Pare che la direttiva di vietare l'accesso alla stampa sia stata diramata per evitare che la ricorrenza dei defunti venisse strumentalizzata. In realtà le telecamere di Rete Chiara sono arrivate a Farello per molteplici motivi. Risulta grave vietarne l'accesso solo per un pregiudizio. Come ogni anno Rete Chiara voleva seguire la commemorazione con le istituzioni o intervistare i cittadini e capire se il giorno della commemorazione dei defunti è ancora sentito come in passato. Poi anche per dare voce a quei gelesi che ogni anno devono fare i conti con gli atavici problemi dei cimiteri. Forse perché non basta intervenire soltanto qualche settimana prima con lavori sommari. L'Amministrazione pare che abbia chiuso i cancelli alla stampa soltanto perché un altro giornalista, qualche giorno fa, ha documentato che si stava procedendo con le tumulazioni nei nuovi loculi prefabbricati degli oltre 150 feretri rimasti accatastati per mesi dentro le camere mortuarie. A tutti gli effetti un servizio pubblico e non offensivo nei confronti di nessuno. Non si riesce a comprende allora perché l'Amministrazione abbia deciso di precludere l'ingresso delle telecamere, delegittimando il lavoro dei giornalisti. Fortunatamente però gli occhi per registrare tutto nella loro mente, i cittadini li posseggono ancora e di fatti in molti hanno denunciato lo stato di degrado in cui versano alcune zone del cimitero. Tanti cittadini invece sono rimasti soddisfatti delle condizioni in cui hanno trovato il cimitero. La commemorazione dei defunti resta comunque un momento intimo per tutti coloro che si recano al cimitero per ricordare chi ha lasciato questa terra.di Simone Carrubba
Pare che la direttiva di vietare l'accesso alla stampa sia stata diramata per evitare che la ricorrenza dei defunti venisse strumentalizzata. In realtà le telecamere di Rete Chiara sono arrivate a Farello per molteplici motivi. Risulta grave vietarne l'accesso solo per un pregiudizio. Come ogni anno Rete Chiara voleva seguire la commemorazione con le istituzioni o intervistare i cittadini e capire se il giorno della commemorazione dei defunti è ancora sentito come in passato. Poi anche per dare voce a quei gelesi che ogni anno devono fare i conti con gli atavici problemi dei cimiteri. Forse perché non basta intervenire soltanto qualche settimana prima con lavori sommari. L'Amministrazione pare che abbia chiuso i cancelli alla stampa soltanto perché un altro giornalista, qualche giorno fa, ha documentato che si stava procedendo con le tumulazioni nei nuovi loculi prefabbricati degli oltre 150 feretri rimasti accatastati per mesi dentro le camere mortuarie. A tutti gli effetti un servizio pubblico e non offensivo nei confronti di nessuno. Non si riesce a comprende allora perché l'Amministrazione abbia deciso di precludere l'ingresso delle telecamere, delegittimando il lavoro dei giornalisti. Fortunatamente però gli occhi per registrare tutto nella loro mente, i cittadini li posseggono ancora e di fatti in molti hanno denunciato lo stato di degrado in cui versano alcune zone del cimitero. Tanti cittadini invece sono rimasti soddisfatti delle condizioni in cui hanno trovato il cimitero. La commemorazione dei defunti resta comunque un momento intimo per tutti coloro che si recano al cimitero per ricordare chi ha lasciato questa terra.di Simone Carrubba