Accusò gli imprenditori Luca di traffici illeciti: chiesto il processo per un ex collaboratore
Cronaca
Accusò gli imprenditori Luca di traffici illeciti: chiesto il processo per un ex collaboratore
Giuseppe Tuzzolino, architetto, è accusato di calunnia
È stato rinviato a giudizio per il 15 gennaio prossimo uno dei principali accusatori degli imprenditori Salvatore e Rocco Luca. Si tratta di Giuseppe Tuzzolino, un architetto che negli anni scorsi decise di “saltare il fosso” e poi espulso dal programma di protezione perché riconosciuto bugiardo seriale. Contro i Luca, ammessi parte civile in sede preliminare con il patrocinio dell’avvocato Antonio Gagliano, Tuzzolino cominciò a sparare a zero nove anni fa, quando si presentò ai magistrati di Caltanissetta, raccontando peste e corna contro i Luca. Riferì, ad esempio, di rapporti tutt’altro che puliti intrattenuti da padre e figlio con latitanti e di traffici illeciti che, a suo dire, li avrebbero visti protagonisti. Le rivelazioni di Tuzzolino entrarono a pieno titolo agli atti dell’inchiesta “Camaleonte” che, come si ricorderà, nell’estate di tre anni fa portò all’incriminazione dei Luca per concorso esterno in associazione mafiosa. Contro le dichiarazioni di Tuzzolino, i Luca presentarono denuncia per calunnia sostenendo che dietro quelle rivelazioni c’erano rapporti commerciali conflittuali, legate alle azioni intraprese dagli imprenditori per recuperare le somme relative alle vendita delle auto che Tuzzolino si ostinava a non pagare. Sulle denunce dei Luca, la Procura di Caltanissetta per due volte avanzò richiesta di archiviazione. In entrambi i casi i Luca si opposero trovando l’accoglimento del Gip che ordinò al Pm l’imputazione coatta a seguito della quale, ora, Tuzzolino è stato rinviato a giudizio per calunnia.
È stato rinviato a giudizio per il 15 gennaio prossimo uno dei principali accusatori degli imprenditori Salvatore e Rocco Luca. Si tratta di Giuseppe Tuzzolino, un architetto che negli anni scorsi decise di "saltare il fosso" e poi espulso dal programma di protezione perché riconosciuto bugiardo seriale. Contro i Luca, ammessi parte civile in sede preliminare con il patrocinio dell'avvocato Antonio Gagliano, Tuzzolino cominciò a sparare a zero nove anni fa, quando si presentò ai magistrati di Caltanissetta, raccontando peste e corna contro i Luca. Riferì, ad esempio, di rapporti tutt'altro che puliti intrattenuti da padre e figlio con latitanti e di traffici illeciti che, a suo dire, li avrebbero visti protagonisti.
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Le rivelazioni di Tuzzolino entrarono a pieno titolo agli atti dell'inchiesta "Camaleonte" che, come si ricorderà, nell'estate di tre anni fa portò all'incriminazione dei Luca per concorso esterno in associazione mafiosa. Contro le dichiarazioni di Tuzzolino, i Luca presentarono denuncia per calunnia sostenendo che dietro quelle rivelazioni c'erano rapporti commerciali conflittuali, legate alle azioni intraprese dagli imprenditori per recuperare le somme relative alle vendita delle auto che Tuzzolino si ostinava a non pagare.
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Sulle denunce dei Luca, la Procura di Caltanissetta per due volte avanzò richiesta di archiviazione. In entrambi i casi i Luca si opposero trovando l'accoglimento del Gip che ordinò al Pm l'imputazione coatta a seguito della quale, ora, Tuzzolino è stato rinviato a giudizio per calunnia.