AFFILIAZIONE E DEVOZIONE NEI SENTIMENTI DEI GELESI PER IL COMPATRONO SANTISSIMO CROCIFISSO
Religione
AFFILIAZIONE E DEVOZIONE NEI SENTIMENTI DEI GELESI PER IL COMPATRONO SANTISSIMO CROCIFISSO
La comunità gelese ha rinnovato la propria devozione nei confronti del SS. Crocifisso, venerato nella Chiesa del Carmine. Come ogni 11 gennaio, anche oggi, centinaia di fedeli hanno p...
La comunità gelese ha rinnovato la propria devozione nei confronti del SS. Crocifisso, venerato nella Chiesa del Carmine. Come ogni 11 gennaio, anche oggi, centinaia di fedeli hanno preso parte alle celebrazioni. Una tradizione antica ma fortemente radicata nel cuore dei gelesi. Il SS. Crocifisso a Gela è anche il patrono dei marinai. La chiesa è adornata infatti da una serie di quadri raffiguranti velieri in difficoltà in mari tempestosi. Un ex voto dei marinai miracolati dal SS. Crocefisso, che li ha salvati, secoli addietro, assieme ai loro bastimenti, da sicura morte. Nel giorno della sua venerazione le messe si susseguono una dopo l'altra e come oggi la chiesa è sempre piena di fedeli, alcuni dei quali, per grazia ricevuta, fanno anche "u trapassu" cioè il digiuno per l'intera giornata. Al Crocifisso miracoloso è attribuito anche il miracolo della trasudazione avvenuta nel 1602. Segni e prodigi che ricordano come, nonostante il mutare del tempo e il trascorrere dei secoli, dio rimane fedele al suo popolo e anche in questa sacra effigie si fa presenza amorevole.di Graziano Amato
La comunità gelese ha rinnovato la propria devozione nei confronti del SS. Crocifisso, venerato nella Chiesa del Carmine. Come ogni 11 gennaio, anche oggi, centinaia di fedeli hanno preso parte alle celebrazioni. Una tradizione antica ma fortemente radicata nel cuore dei gelesi. Il SS. Crocifisso a Gela è anche il patrono dei marinai. La chiesa è adornata infatti da una serie di quadri raffiguranti velieri in difficoltà in mari tempestosi. Un ex voto dei marinai miracolati dal SS. Crocefisso, che li ha salvati, secoli addietro, assieme ai loro bastimenti, da sicura morte. Nel giorno della sua venerazione le messe si susseguono una dopo l'altra e come oggi la chiesa è sempre piena di fedeli, alcuni dei quali, per grazia ricevuta, fanno anche "u trapassu" cioè il digiuno per l'intera giornata. Al Crocifisso miracoloso è attribuito anche il miracolo della trasudazione avvenuta nel 1602. Segni e prodigi che ricordano come, nonostante il mutare del tempo e il trascorrere dei secoli, dio rimane fedele al suo popolo e anche in questa sacra effigie si fa presenza amorevole.di Graziano Amato