Spettacolo
Al teatro Eschilo di Gela un tuffo nel passato: dagli anni della Conchiglia all’industrializzazione
Sul palco una cinquantina di attori che hanno fatto rivivere gli anni in cui Gela viveva di turismo
"Profumo di ginestre, mia cara Gela anni 60, ti ricordo…". E' il titolo dello spettacolo teatrale in due atti, a cura di Stefano Rizzo andato in scena venerdì 7 luglio al teatro Eschilo di Gela. La sceneggiatura teatrale stilata dal regista rappresenta il risultato dell'adattamento scenico dei contenuti più salienti del testo «Profumo di ginestre» dell'autore gelese Francesco Città e, contestualizzando tutta la vicenda negli anni 60 (anni d'oro per la città di Gela), tratta di un glorioso spaccato di vita locale che sarà rappresentato drammaturgicamente attraverso il dinamico e colorato succedersi delle scene.
La trama dello spettacolo narra la vita di un gruppo di giovani adolescenti, le cui personali storie familiari si intrecciano con quelle più generalizzate che vive la città di quel tempo. Lo spettacolo offre la sensazionale opportunità di fare un graditissimo salto indietro nel tempo: come già detto, ci ritroveremo all'interno della Gela degli anni 60, periodo storico che rappresenta per la città il boom economico, sociale, culturale. Sono gli anni in cui si sviluppa il colosso petrolchimico, voluto da Enrico Mattei e che genera progresso ma nello stesso tempo porta parecchi aspetti negativi; il progresso improvviso e inaspettato, purtroppo, aiuterà a generare uno spropositato abusivismo edilizio e incrementerà la diversità nella società, praticamente quasi tutta formata da gente dedita all'agricoltura prima dell'avvento dell'industrializzazione. Foto di Maria Rita Cavallo.