Tredici persone rischiano il processo per l’utilizzo ritenuto distorto delle royalties
Cronaca
Tredici persone rischiano il processo per l’utilizzo ritenuto distorto delle royalties
I fondi delle royalties versati dal 2015 al 2019 da Enimed alle casse del Comune di Gela invece di essere destinati alla realizzazione di opere di riqualificazione o allo sviluppo del territ...
I fondi delle royalties versati dal 2015 al 2019 da Enimed alle casse del Comune di Gela invece di essere destinati alla realizzazione di opere di riqualificazione o allo sviluppo del territorio, sarebbero stati utilizzati per coprire spese correnti e per far fronte a rilevanti debiti di fuori Bilancio. E' questa la conclusione alla quale è giunta la Procura di Gela che dopo aver chiuso le indagini, adesso chiede il processo per 13 persone. All'udienza preliminare, fissata per il 3 ottobre davanti al Gup Roberto Riggio, sono chiamati a comparire il sindaco Lucio Greco, il suo predecessore Domenico Messinese, gli ex assessori Grazia Robilatte, Danilo Giordano, Fabrizio morello, l'ex commissario straordinario Rosario Arena, l'ex dirigente del settore finanziario Alberto Depetro, Maria Assunta Cattuto, Graziano Ponzio, Salvatore Corso, Carmela Ficarra, Giuseppe Nicoletti e Pietro Gioviale, tutti componenti del collegio dei revisori dei Conti. Sono accusati, a vario titolo, di falso per l'approvazione del rendiconto di gestione relativo all'esercizio finanziario del comune nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2019. La Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura, ha passato al setaccio diversi documenti contabili e si è avvalsa di consulenze tecniche, dichiarazioni, intercettazioni telefoniche ed ambientali. Gli inquirenti, coordinati dal PM Luigi Lo Valvo e Mario Calabrese, hanno passato ai raggi x il rendiconto di gestione relativo all'esercizio finanziario del 2015 dove sarebbe stata attestata falsamente la veridicità e l'attendibilità delle risultanze contabili dell'ente. In quell'anno Enimed versò alle casse del comune all'incirca 14 milioni di euro, destinati poi non alle finalità previste dalla legge ma al finanziamento della spesa corrente e alla copertura di rilevanti debiti di fuori Bilancio. Le somme sarebbero state vincolate solo formalmente. L'Amministrazione Comunale, sarebbe andata avanti in questo modo, anche negli anni successivi. Nel 2016,i fondi delle royalties incassati dal comune, furono 7 milioni, nel 2017 4milioni e 600 mila euro, nel 2018 7 milioni e nel 2019,8 milioni e 500 mila euro.di redazione
25 Maggio 2023 17:29
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I fondi delle royalties versati dal 2015 al 2019 da Enimed alle casse del Comune di Gela invece di essere destinati alla realizzazione di opere di riqualificazione o allo sviluppo del territorio, sarebbero stati utilizzati per coprire spese correnti e per far fronte a rilevanti debiti di fuori Bilancio. E' questa la conclusione alla quale è giunta la Procura di Gela che dopo aver chiuso le indagini, adesso chiede il processo per 13 persone. All'udienza preliminare, fissata per il 3 ottobre davanti al Gup Roberto Riggio, sono chiamati a comparire il sindaco Lucio Greco, il suo predecessore Domenico Messinese, gli ex assessori Grazia Robilatte, Danilo Giordano, Fabrizio morello, l'ex commissario straordinario Rosario Arena, l'ex dirigente del settore finanziario Alberto Depetro, Maria Assunta Cattuto, Graziano Ponzio, Salvatore Corso, Carmela Ficarra, Giuseppe Nicoletti e Pietro Gioviale, tutti componenti del collegio dei revisori dei Conti. Sono accusati, a vario titolo, di falso per l'approvazione del rendiconto di gestione relativo all'esercizio finanziario del comune nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2019. La Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura, ha passato al setaccio diversi documenti contabili e si è avvalsa di consulenze tecniche, dichiarazioni, intercettazioni telefoniche ed ambientali.
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Gli inquirenti, coordinati dal PM Luigi Lo Valvo e Mario Calabrese, hanno passato ai raggi x il rendiconto di gestione relativo all'esercizio finanziario del 2015 dove sarebbe stata attestata falsamente la veridicità e l'attendibilità delle risultanze contabili dell'ente. In quell'anno Enimed versò alle casse del comune all'incirca 14 milioni di euro, destinati poi non alle finalità previste dalla legge ma al finanziamento della spesa corrente e alla copertura di rilevanti debiti di fuori Bilancio. Le somme sarebbero state vincolate solo formalmente. L'Amministrazione Comunale, sarebbe andata avanti in questo modo, anche negli anni successivi. Nel 2016,i fondi delle royalties incassati dal comune, furono 7 milioni, nel 2017 4milioni e 600 mila euro, nel 2018 7 milioni e nel 2019,8 milioni e 500 mila euro.di redazione