Oltre la metà di tasse non riscosse e 5 mln di debiti portano il Comune di Niscemi in dissesto finanziario
Politica
Oltre la metà di tasse non riscosse e 5 mln di debiti portano il Comune di Niscemi in dissesto finanziario
Adesso è ufficiale, il comune di Niscemi da ieri ha deliberato il dissesto finanziario. Data la grave situazione debitoria e data l'incapacità di riscuotere i crediti arretrat...
Adesso è ufficiale, il comune di Niscemi da ieri ha deliberato il dissesto finanziario. Data la grave situazione debitoria e data l'incapacità di riscuotere i crediti arretrati il dissesto si è rivelato l'unica via percorribile nel tentativo di chiedere apertamente aiuto allo Stato. Il primo cittadino Massimiliano Conti, nel consiglio comunale di ieri sera, uno dei più corposi degli ultimi anni, ha impiegato quasi un'ora per spiegare, carte alla mano, quali fossero i motivi che avevano trascinato il comune di Niscemi fino alla delicata fase finanziaria odierna, uno dei fattori determinanti è sicuramente l'incapacità dell'ente di riscuotere i crediti mancanti, che sin dal 2006 sono stati prelevati per meno del 50% e che unite alle spese ordinarie e alcune sentenze pregresse hanno contribuito all'accumularsi di milioni di euro di debiti.Subito dopo il sindaco è intervenuto anche il revisore della corte dei conti dott. Antonio Tumininello che ha descritto step by step a cosa il comune andrà incontro.Durante il confronto di certo non sono mancate le polemiche e ad alzare la voce è stata anche l'opposizione che ha chiesto al sindaco un presa di coscienza e l'assunzione delle proprie responsabilità. Negli interventi comunque anche la maggioranza ci ha tenuto a specificare come le spese già programmate non siano a rischio, compresa ovviamente la sagra del carciofo o la festa della madonna che si svolgeranno come di consueto. Una cosa è certa però il comune non potrà più sostenere spese aggiuntive né destinare somme a manifestazioni o eventi non programmati. Bisognerà risparmiare ogni singolo euro seguendo il piano finanziario dell'OSL, Organismo Straordinario di Liquidazione, per poter risanare il debito entro i prossimi 10 anni. di Stefano Blanco
Adesso è ufficiale, il comune di Niscemi da ieri ha deliberato il dissesto finanziario. Data la grave situazione debitoria e data l'incapacità di riscuotere i crediti arretrati il dissesto si è rivelato l'unica via percorribile nel tentativo di chiedere apertamente aiuto allo Stato. Il primo cittadino Massimiliano Conti, nel consiglio comunale di ieri sera, uno dei più corposi degli ultimi anni, ha impiegato quasi un'ora per spiegare, carte alla mano, quali fossero i motivi che avevano trascinato il comune di Niscemi fino alla delicata fase finanziaria odierna, uno dei fattori determinanti è sicuramente l'incapacità dell'ente di riscuotere i crediti mancanti, che sin dal 2006 sono stati prelevati per meno del 50% e che unite alle spese ordinarie e alcune sentenze pregresse hanno contribuito all'accumularsi di milioni di euro di debiti.Subito dopo il sindaco è intervenuto anche il revisore della corte dei conti dott. Antonio Tumininello che ha descritto step by step a cosa il comune andrà incontro.Durante il confronto di certo non sono mancate le polemiche e ad alzare la voce è stata anche l'opposizione che ha chiesto al sindaco un presa di coscienza e l'assunzione delle proprie responsabilità. Negli interventi comunque anche la maggioranza ci ha tenuto a specificare come le spese già programmate non siano a rischio, compresa ovviamente la sagra del carciofo o la festa della madonna che si svolgeranno come di consueto. Una cosa è certa però il comune non potrà più sostenere spese aggiuntive né destinare somme a manifestazioni o eventi non programmati. Bisognerà risparmiare ogni singolo euro seguendo il piano finanziario dell'OSL, Organismo Straordinario di Liquidazione, per poter risanare il debito entro i prossimi 10 anni. di Stefano Blanco