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A Palazzo Mattina l’Airc per "I Giorni della Ricerca": riflettori accesi a Gela su prevenzione e screening

Salute

A Palazzo Mattina l’Airc per "I Giorni della Ricerca": riflettori accesi a Gela su prevenzione e screening

Azione di sensibilizzazione e divulgazione

Ettore Di Mattia

17 Novembre 2023 14:50

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Dalla genetica alla medicina di precisione: gli invertebrati come "avatar" dei pazienti nella ricerca oncologica. Di questo ha trattato la conferenza tenutasi ieri pomeriggio nella splendida cornice di Palazzo Mattina, sede del Rotary Club che insieme ad Inner Wheel e Fidapa hanno sponsorizzato l'evento. L'occasione ha rappresentato una delle tante azioni di sensibilizzazione e divulgazione che l'Airc mette in campo dal 1995 con il progetto "I Giorni della Ricerca", accendendo i riflettori sull'universo cancro, con un ricco programma di appuntamenti per informare il pubblico sui più recenti progressi della ricerca oncologica e per raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro dei ricercatori, reso accessibile a tutti  grazie alla magistrale spiegazione del direttore del dipartimento di Bioscienze dell'Università "Statale" di Milano, il professore Thomas Vaccari.

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Altro relatore dell'incontro è stato il dottore Giuseppe Di Martino, responsabile della Breast Unit, il quale oltre a tracciare l'evoluzione nella terapia oncologica ha messo in evidenza l'importanza del rapporto empatico con il paziente mantenendo un un approccio obiettivo verso il problema di salute, restando in ascolto delle paure che possono sopraffare il paziente. Determinante è stato il sostegno dei club service che hanno aderito all'iniziativa che non solo partecipato attivamente ma anche acquistato i cioccolatini Airc per contribuire alla ricerca. L'incontro ha avuto un buon riscontro in termini di presenze, con numerose domande da parte dei presenti sia di natura prettamente scientifica ma anche economica.

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È infatti importante ricordare come la qualità della ricerca oncologica dipenda quasi interamente da sovvenzioni private, dato che lo stato Italiano ancora oggi non dispone di un'agenzia unica pubblica e indipendente per l'assegnazione dei fondi di ricerca.

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