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Accreditamento Rsa Caposoprano: per cinque imputati la procura di Gela chiede la condanna

Cronaca

Accreditamento Rsa Caposoprano: per cinque imputati la procura di Gela chiede la condanna

Per la procura sono accusati di corruzione

Daniela Vinci

02 Febbraio 2024 13:25

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Per la locale Procura sarebbero colpevoli del reato di corruzione 5 dei 13 imputati del processo scaturito da un'inchiesta condotta anni addietro sulla gestione e l'accreditamento presso la Regione siciliana della Rsa di Caposoprano legata all'ex direttore del Comune, ing. Renato Mauro.  Un'ipotesi per la quale la locale Procura, rappresentata in aula dal sostituto procuratore Luigi Lo Valvo, chiede al Tribunale presieduto dalla dott. Miriam D'Amore, di condannare i cinque a pene per complessivi 15 anni e 4 mesi con il riconoscimento delle attenuanti generiche. Una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione viene caldeggiata per tutti gli imputati ai quali si contestano a vario titolo i dati di abuso d'ufficio, concussione, falso ideologico ed omessa denuncia del reato di truffa. 

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Nel dettaglio la pubblica accusa chiede di condannare a 3 anni e mezzo ciascuno l'ingegnere Renato Mauro e Sandra Bennici, a 3 anni Luigia Drogo, a 2 anni e 8 mesi ciascuno Giuseppe Fava e Calogero Buttiglieri.  Sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione degli altri reati viene richiesta per i cinque e per Rocco Ficicchia, Davide Giordano, Salvatore Lombardo, Raffaella Galanti, Donato Orazio Fidone, Isidoro. Bracchitta e Gaetano La Bella. Al centro del processo, giunto ormai alle battute finali, c'è stato anche il procedimento amministrativo finalizzato alla concessione edilizia ed al cambio di destinazione d'uso dell'immobile dove un tempo sorgeva l'ex Hotel Caposoprano.  

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La vicenda venne a galla anni addietro nell'ambito delle indagini coordinate dalla locale Procura per fare chiarezza sull'accreditamento presso la Regione della Rsa alla quale erano stati assegnati 38 posti in regime di convenzione. Il bando pubblico prevedeva 100 posti , 58 dei quali in convenzione con l'Asp 2 di Caltanissetta per residenza sanitaria assistita per anziani. Dei 58 posti, 38 furono assegnati alla SST srl presso la Rsa di Caposoprano. Si ritenne che fosse stato congegnato un sistema ad hoc per velocizzare l'iter burocratico relativo alla realizzazione, nel 2014, della struttura di assistenza. Gli inquirenti accesero anche i riflettori su chi avrebbe attestato il falso per produrre atti di idoneità, di destinazione d'uso e la conformità urbanistica dell'immobile dove sorge la struttura.

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