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ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO AGGRAVATO IL 26ENNE CHE SPARÒ A DUE FRATELLI DALLA SUA FINESTRA

Cronaca

ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO AGGRAVATO IL 26ENNE CHE SPARÒ A DUE FRATELLI DALLA SUA FINESTRA

Sparò a due fratelli dalla sua abitazione, nei pressi di largo San Biagio. Ora un 26enne, D.A.F. le sue iniziali, è accusato di tentato omicidio aggravato. La Procura ha conclu...

Graziano Amato

21 Aprile 2022 05:35

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Sparò a due fratelli dalla sua abitazione, nei pressi di largo San Biagio. Ora un 26enne, D.A.F. le sue iniziali, è accusato di tentato omicidio aggravato. La Procura ha concluso la fase delle indagini preliminari, condotte dalla Polizia di Stato, ricostruendo ciò che successe il 28 gennaio del 2021. Oltre il giovane, già detenuto in carcere per altre cause, i P.M. hanno chiesto il rinvio al giudizio anche dei due fratelli che furono raggiunti dai proiettili, fortunatamente senza quasi nessuna conseguenza. Uno di essi fu colpito di striscio. I tre pare siano stretti da un legame parentale. La lite, nelle ore precedenti, era scaturita per futili motivi, pare sui social. Quella notte i due fratelli a bordo di una Fiat bravo si recarono nei pressi di largo San Biagio, dove abita il terzo coinvolto, probabilmente per regolare i Conti. Non hanno fatto neanche in tempo a scendere dalla macchina che il 26enne dalla sua abitazione sparò  diversi colpi con una pistola calibro 7,65. Non ferì nessuno. I proiettili raggiunsero l'automobile sul lato anteriore, sul parabrezza e sul finestrino anteriore destro. Tutto questo avvenne in pieno centro abitato, a pochi passi dal cimitero monumentale. Una zona di passaggio, non di certo periferica, frequentata un po' in tutte le ore.  in quegli istanti arrivò la Polizia di Stato per evitare eventuali azioni ritorsive e per eseguire delle perquisizioni in cerca dell'Arma.  nel corso dell'intervento due agenti rimasero feriti. Infatti immediatamente dopo l'esplosione dei colpi d'arma da fuoco si scatenò una rissa che i poliziotti cercarono di sedare, tra chi aveva sparato e chi era stato attinto dai proiettili. Per questo i tre sono imputati dei reati di violenza e lesioni aggravate in concorso a pubblico ufficiale. Tra i molteplici capi d'imputazione contestati agli imputati anche alcune azioni minatorie commesse con l'impiego di armi. La Procura definisce gravi i fatti successi. Gela purtroppo non è nuova ad episodi del genere. Spesso capita di passare dalle parole ai fatti in poco tempo, con scene da far west.di Graziano Amato

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