Salute
ANCHE NISCEMI INDIVIDUATO COME CENTRO VACCINALE, SOMMMINISTRAZIONI ALL’OSPEDALE BASAROCCO
La campagna vaccinale ha bisogno di una seria accelerata. Con quest'ottica nelle prossime ore il premier draghi lancerà il nuovo piano per l'Italia. L'obbiettivo è quello di...
La campagna vaccinale ha bisogno di una seria accelerata. Con quest'ottica nelle prossime ore il premier draghi lancerà il nuovo piano per l'Italia. L'obbiettivo è quello di accelerare sulle somministrazioni. Il nuovo programma punta a rendere uniforme il trattamento delle diverse categorie sull'intero territorio. Ieri è stato presentato nel corso dell'incontro stato-regioni. Draghi in un recente discorso ha promesso un «deciso potenziamento» e «un'accelerazione» del piano, verso la campagna di massa che si spera di mettere in moto entro aprile, in un lasso di tempo in cui l'Italia dovrebbe sulla carta essere inondata da decine di milioni di fiale (circa 290mila dosi al giorno, mentre ora se ne iniettano in media 150mila al giorno). Obiettivo immunizzare tutta la popolazione entro l'autunno (ora i vaccinati sono il 3%). Ma, oltre alle dosi (che al momento scarseggiano) e che dovrebbero arrivare in quantità massicce a partire dal secondo trimestre dell'anno, rimane il nodo dei vaccinatori e dei luoghi da adattare a centri vaccinali. Oltre a quelli di Gela e all'hub di Caltanissetta si aggiungerà quello di Niscemi, all'ospedale Suor Cecilia Basarocco. Le somministrazioni prenderanno il via già domenica 14. Un risultato importate per la città di Niscemi, considerando che il target delle persone da vaccinare si è ampliato con gli over 70 ed è destinato ad abbracciare sempre più categorie. La Sicilia e la provincia dunque non possono farsi trovare impreparati. A momento l'isola secondo i piani dell'assessore razza sembra in controtendenza rispetto alle nuove linee guide del piano nazionale, che escluderebbero la vaccinazione per categoria aprendo soltanto all'età anagrafica. La principale novità del nuovo piano vaccinale riguarda una più chiara definizione delle priorità. Sono state individuate 5 categorie di persone: terminata la vaccinazione di over 80, docenti e forze dell'ordine si passerà ai soggetti estremamente fragili, disabili gravi e i loro assistenti. Quindi si proseguirà per fasce d'età decrescenti: dalle persone di età compresa tra i 70 e 79 anni, a seguire 60-69 anni e poi le persone con malattie croniche e comorbidità di età inferiore ai 60 anni. Dopo questi ultimi si procederà a vaccinare tutte le persone maggiorenni che lo vorranno. La campagna vaccinale di massa dovrebbe partire a fine mese. L'obiettivo è quello di vaccinare h24 negli hub individuati dalle regioni e iniziare a somministrare 300mila fiale al giorno, quasi il doppio del livello attuale. Da aprile a giugno, con l'aumento delle dosi in arrivo, l'Italia dovrebbe avere la possibilità di arrivare ad almeno 400mila somministrazioni al giorno.