Arrestato dalla finanza imprenditore agricolo per sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita
Cronaca
Arrestato dalla finanza imprenditore agricolo per sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita
Impiegati a lavorare nelle serre, ma con una paga da fame ed in condizioni di sfruttamento: cosi, un imprenditore agricolo gelese, avrebbe mandato avanti la sua azienda agricola, riservando ...
Impiegati a lavorare nelle serre, ma con una paga da fame ed in condizioni di sfruttamento: cosi, un imprenditore agricolo gelese, avrebbe mandato avanti la sua azienda agricola, riservando ai suoi 21 dipendenti, italiani ed extracomunitari, un trattamento tutt'altro che dignitoso in fatto di rispetto della persona e del lavoro perché forte dello stato di bisogno del gruppo di lavoratori. È quanto emerge da un'indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza sfociata nelle scorse ore nell'incriminazione dell'imprenditore agricolo per le ipotesi di reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Con queste accuse l'imprenditore agricolo è stato raggiunto da un'ordinanza si custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip su richiesta dei magistrati della locale Procura che hanno coordinato le indagini dei finanzieri. Dall'inchiesta sarebbe emerso che l'imprenditore agricolo sarebbe stato solito assumere braccianti da destinare alla coltivazione e alla raccolta di frutta e ortaggi all'interno delle serre e nei fondi agricoli di sua proprietà in condizioni di sfruttamento. Le vittime si sarebbero piegate, accettando le condizioni di lavoro imposte dall'imprenditore agricolo, perché strette da grandi difficoltà economiche e perché impossibilitate a trovare un'occupazione stabile in un territorio in cui lavoro continua ad essere una "chimera". Avrebbero accettato, quindi, di lavorare in condizioni estreme e per un salario difforme - secondo l'ipotesi accusatoria - da quello previsto dai contratti collettivi. Nel corso dell'operazione che ha portato all'arresto dell'imprenditore agricolo, l'azienda - su disposizione dell'autorità giudiziaria è stata posta sotto controllo giudiziario. Un presunto caso di sfruttamento del lavoro del quale l'imprenditore agricolo nelle prossime ora dovrà rispondere al Gip al quale dovrà chiarire la sua posizione nel corso dell'interrogatorio di garanzia.di Redazione
28 Febbraio 2023 14:15
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Impiegati a lavorare nelle serre, ma con una paga da fame ed in condizioni di sfruttamento: cosi, un imprenditore agricolo gelese, avrebbe mandato avanti la sua azienda agricola, riservando ai suoi 21 dipendenti, italiani ed extracomunitari, un trattamento tutt'altro che dignitoso in fatto di rispetto della persona e del lavoro perché forte dello stato di bisogno del gruppo di lavoratori. È quanto emerge da un'indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza sfociata nelle scorse ore nell'incriminazione dell'imprenditore agricolo per le ipotesi di reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Con queste accuse l'imprenditore agricolo è stato raggiunto da un'ordinanza si custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip su richiesta dei magistrati della locale Procura che hanno coordinato le indagini dei finanzieri. Dall'inchiesta sarebbe emerso che l'imprenditore agricolo sarebbe stato solito assumere braccianti da destinare alla coltivazione e alla raccolta di frutta e ortaggi all'interno delle serre e nei fondi agricoli di sua proprietà in condizioni di sfruttamento. Le vittime si sarebbero piegate, accettando le condizioni di lavoro imposte dall'imprenditore agricolo, perché strette da grandi difficoltà economiche e perché impossibilitate a trovare un'occupazione stabile in un territorio in cui lavoro continua ad essere una "chimera". Avrebbero accettato, quindi, di lavorare in condizioni estreme e per un salario difforme - secondo l'ipotesi accusatoria - da quello previsto dai contratti collettivi. Nel corso dell'operazione che ha portato all'arresto dell'imprenditore agricolo, l'azienda - su disposizione dell'autorità giudiziaria è stata posta sotto controllo giudiziario. Un presunto caso di sfruttamento del lavoro del quale l'imprenditore agricolo nelle prossime ora dovrà rispondere al Gip al quale dovrà chiarire la sua posizione nel corso dell'interrogatorio di garanzia.di Redazione