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ASP HA CONSEGNATO I LOCALI DELLA NUOVA TERAPIA INTENSIVA AD ENI E MARTEDÌ LA DITTA SI INSEDIERÀ

Cronaca

ASP HA CONSEGNATO I LOCALI DELLA NUOVA TERAPIA INTENSIVA AD ENI E MARTEDÌ LA DITTA SI INSEDIERÀ

Ci sono voluti due anni, ma i lavori della nuova terapia intensiva finanziata da Eni dovrebbero partire a brevissimo. Sono stati scongiurati ulteriori ritardi. L'Asp ha consegnato i locali ...

Graziano Amato

05 Marzo 2022 16:04

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Ci sono voluti due anni, ma i lavori della nuova terapia intensiva finanziata da Eni dovrebbero partire a brevissimo. Sono stati scongiurati ulteriori ritardi. L'Asp ha consegnato i locali entro il termine previsto da Eni per non incorrere in contenziosi con l'azienda che si è aggiudicata l'appalto. L'area individuata è quella dell'ex pronto soccorso. Nasceranno dieci nuovi posti letto. Dunque martedì otto marzo la ditta dovrebbe ufficialmente insediarsi nell'area di cantiere e iniziare i lavori. Meglio tardi che mai. Due anni fa, in piena pandemia, Eni decise ha deciso di finanziare una serie di interventi in tutta Italia. Per Gela l'Asp ha scelto una terapia intensiva. Lungaggini burocratiche hanno fatto slittare l'inizio dei lavori. N piena quarta ondata Gela è stata costretta a trasferire pazienti a Caltanissetta. In ogni caso i dieci nuovi posti letto si aggiungeranno agli 8 già esistenti al  Vittorio Emanuele. Saranno utili probabilmente anche per incrementare il numero di interventi chirurgici da poter eseguire, visto che la situazione epidemiologica non è la stessa di due anni fa. I numeri calano ma l'attenzione resta alta. "Il virus - ha dichiarato il l'infettivologo Antonio cascio al giornale di Sicilia - circola ancora e lo farà anche nei prossimi mesi. Vedremo tante altre persone positive, gente che si ricovera per altre patologie ma che al tampone risulterà positiva e sarà costretta ad affrontare percorsi dedicati. Questo, purtroppo, durerà ancora per molto tempo e dovranno essere messi in atto percorsi e gestire queste positività. In quest'ottica il Vittorio Emanuele potrebbe giocare un ruolo importante per chi necessiterà comunque di un ricovero con la terapia intensiva finanziata da Eni e pronto soccorso infettivologico. Nonostante i dati siano confortanti si finisce ancora in ospedale. Dieci regioni e province autonome superano, questa settimana, la soglia di occupazione del 15% di posti letto per pazienti covid nei reparti di area medica: tra queste la Sicilia con un 25,6%. Anche in provincia i posti letto vengono occupati giornalmente, anche se  in maniera ridimensionata rispetto al passato.di Graziano Amatohttps://youtu.be/FsZSwf2G6Gw

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