Mercoledì, 11 Dicembre 2024
Gela, 7°C - Nuvoloso

Autonomia differenziata, Cgil e Uil dicono "no": raccolta firme in piazza Umberto a Gela

Attualità

Autonomia differenziata, Cgil e Uil dicono "no": raccolta firme in piazza Umberto a Gela

Un progetto - sostengono i sindacati - contrario ai principi e ai valori della nostra Costituzione

06 Luglio 2023 11:21

443
Guarda videoAutonomia differenziata, Cgil e Uil dicono "no": raccolta firme in piazza Umberto a Gela
Advertising

"Diciamo no a chi vuole ancora una volta trattare Gela, la Sicilia, il Meridione come lamette da barba: usa e getta! Diciamo no all'Autonomia differenziata! E lo facciamo da una città-simbolo di questa terra, sfruttata e abbandonata". Lo hanno affermato la segretaria generale della Cgil nissena, Rosanna Moncada, e il segretario organizzativo della Uil Sicilia e Area Vasta con delega su Caltanissetta, Salvatore Guttilla, stamattina in piazza Umberto I a Gela per la raccolta firme che chiede al presidente della Regione, Renato Schifani, di ritirare il proprio sostegno alla riforma Calderoli.

Advertising

"Dal primo giorno - sottolineano i due esponenti sindacali - diciamo che l'Autonomia differenziata rischia di disgregare una nazione già segnata da divisioni profonde e scandalose ingiustizie, maledettamente evidenti nella nostra provincia. Non a caso, i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti avevano voluto che il 15 aprile si tenesse proprio a Caltanissetta la grande marcia regionale contro il disegno di legge spacca-Italia".

Advertising

Rosanna Moncada e Salvatore Guttilla aggiungono: "Anche sotto il peso della petizione sottoscritta in queste settimane da migliaia di siciliani, il presidente Schifani già preferisce cambiare nome al disegno di legge del governo Meloni e parlare di Regionalità differenziata. La sostanza non cambia". "Quella riforma - concludono - non risolve, anzi rischia di aggravare i problemi che attanagliano il Sud e che, quindi, impediscono una ripresa vera del Paese. Basti pensare all'ambiguità del disegno di legge sui Livelli essenziali di prestazione, i Lep, che rende concreto il pericolo di una stagnazione delle risorse pubbliche destinate a garantire i diritti primari delle persone. Vogliono bloccare i Lep alla spesa storica, cioè cristallizzare il gap attuale e cronicizzarlo. Cosa farà, presidente Schifani, per impedire che le iniquità del sistema-Paese diventino sempre più inique?!"

© Riproduzione riservata
In Evidenza
Potrebbe interessarti