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Basket, giorni delicati in casa Gela: una settimana di tempo per ultimare il cambio di proprietà
La trattativa si sarebbe dovuta chiudere questa settimana
Basket, giorni delicati in casa Gela: una settimana di tempo per ultimare il cambio di proprietà
A poche settimane dalla fine del mese di Luglio, il Gela Basket non ha ancora noto il nuovo assetto societario. La dirigenza storica insieme ai nuovi imprenditori sta ancora dialogando con il presidente uscente Maurizio Melfa sulla cessione delle quote. La trattativa si sarebbe dovuta chiudere questa settimana, ma c'è stato un ulteriore rinvio alla seguente. Sono già previsti due incontri nella settimana entrante: uno è fissato per lunedì dove si incontreranno nuovamente vecchi e nuovi soci, l'altro dovrebbe tenersi mercoledì e verrà coinvolto anche lo stesso Melfa. La pratica va chiusa obbligatoriamente entro la fine del mese. Ad Agosto, infatti, è necessario partire con la programmazione iniziando a costruire la rosa per la nuova stagione che vedrà la squadra di coach Bernardo ripartire dalla Serie C Sicilia.
Ancora bocche cucite sui nomi dei nuovi investitori: la società ha intenzione di svelarli solo dopo il passaggio di quote. C'è un'altra questione delicata che va affrontata nel cambio di proprietà, la gestione del Palalivatino. Si, perché bisognerà capire se potrà essere affidata la gestione del palazzetto alla prima squadra della città, o se dovrà giocare altrove. Per la società entrante è un tassello che in questo momento passa in secondo piano. Dall'altra parte l'ex patron Maurizio Melfa non si esprime sulla vicenda. Sul lato delle riconferme dei giocatori, lo staff ha sottolineato che almeno la metà del gruppo dello scorso sta attendendo che il passaggio di proprietà si concretizzi, mentre, al contrario, c'è una fetta di giocatori che ha già deciso di cambiare aria.
Gli elementi che stanno aspettando conferme sono giocatori che dopo le belle esperienze vissute con i colori del Gela non hanno assolutamente intenzione di lasciare la piazza non solo per la qualità dello staff tecnico, ma anche e soprattutto dal lato dei rapporti umani. Anche gli stranieri come Stanic, hanno trovato Gela come una seconda casa e anche adesso in questa situazione particolare non vogliono lasciare il territorio.
