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Beni culturali all’anno zero a Gela: tutto tace mentre tra lavori e aperture rinviate

Cultura

Beni culturali all’anno zero a Gela: tutto tace mentre tra lavori e aperture rinviate

Situazione paradossale

Graziano Amato

10 Luglio 2024 12:06

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Non sarà questa, probabilmente, l'estate della cultura per Gela. Un'altra occasione sprecata che fa tramontare definitivamente l'eco che si era diffuso grazie all'esposizione del relitto arcaico, chiusa definitvamente ormai un anno e mezzo fa. La nave greca giace, di nuovo, in della casse di legno, come se non fosse bastato il sonno durato più di dieci anni, all'interno del Museo Regionale di Mulino a Vento dove proseguono i lavori che non potranno essere ultimati fino a quando il relitto non sarà spostato nella sua casa naturale, cioè il Museo del Mare. Nella struttura di Bosco Littorio, però, i lavori sono fermi perchè non si è ancora sciolto il nodo del contenzioso giudiziario con la ditta esecutrice. C'è un impianto elettrico da rifare perchè i cavi di rame sono stati rubati da ignoti. Chi avrebbe dovuto vigilare?

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E' proprio questo il fulcro del contendere tra l'azienda e la Soprintendenza. Di questo passo, potrebbe volerci molto più tempo del previsto per rendere operative le due strutture museali. Il sindaco Terenziano Di Stefano e l'assessore alla cultura Viviana Altamore vogliono vederci chiaro e per questo vogliono un incontro con il titolare dell'assessorato regionale. Non trova luce neache la realizzazione del museo a cielo aperto di via Di Bartolo, in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia inizialmente prevista. Si attende che il Comune di Gela predisponga l'allaccio elettrico che permetterà a Open Fiber, azienda che ha interamente finanziato l'intervento di musealizzazione, di ultimare gli interventi con la pulizia della fossa e l'installazione dell'impianto di arezione, dell'illuminazione e del totem multimediale.

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Una situazione paradossale per una città che da qualche settimana ormai ospita il nuovo campus universitario di archeologia con studenti esteri che continuano a scavare alle Mura Timoleontee, unica attrazione disponibile per quei pochi turisti che arrivano in città che, disorientati. L'assessorato regionale, inoltre, non ha ancora nominato un direttore titolare del parco archeologico. L'incarico della dottoressa Donatella Giunta è ad interim e si attendono le determinazioni regionali per l'ufficialità o per un cambio che potrebbe avvenire a breve. Tutto, o quasi, tace mentre a 74 km di distanza ci si prepara in vista del 2025 quando Agrigento sarà capitale della cultura. 

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