Cronaca
Blitz antimafia tra Gela e Agrigento: gelese lascia il carcere e va ai domiciliari
Si tratta del secondo gelese che viene scarcerato
Un altro gelese, Giuseppe Piscopo, arrestato insieme ad altre 50 persone nell'ambito di un blitz antimafia che ha consentito di sgominare una presunta organizzazione crimanale tra Gela e Agrigento, ha lasciato il carcere. All'uomo, assistito dall'avvocato Salvo Macrì, sono stati concessi dal Gip del tribunale di Palermo, gli arresti domiciliari, così come richiesto dal suo difensore. Qualche giorno fa, anche in questo caso assistito dall'avvocato Macrì, aveva lasciato il carcere Rosario Smorta. Agli atti dell'inchiesta sono finiti summit di mafia, denunce, intercettazioni telefoniche e ambientali. Viene fuori una fotografia spietata di boss e gregari, che tentavano in tutti i modi, attraverso il metodo mafioso, di impossessarsi del territorio. Gli indagati, sono accusati a vario titolo, di estorsioni, detenzione di armi e traffico di stupefacenti. I gelesi, rimasti coinvolti nel blitz, sono quattro.