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CAOS NELLA PRENOTAZIONE VACCINI, CALL CENTER: "A GELA SONO FINITI, SI RECHI A CATANIA"

Cronaca

CAOS NELLA PRENOTAZIONE VACCINI, CALL CENTER: "A GELA SONO FINITI, SI RECHI A CATANIA"

Sono oltre centomila i Siciliani  over 80 che hanno prenotato il vaccino anti covid attraverso il sistema telematico, gestito da poste Italiane, a cui ha aderito anche la regione Sicili...

12 Febbraio 2021 15:15

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Sono oltre centomila i Siciliani  over 80 che hanno prenotato il vaccino anti covid attraverso il sistema telematico, gestito da poste Italiane, a cui ha aderito anche la regione Siciliana. Si tratta di circa il 30 per cento della popolazione che rientra in questa fase della campagna vaccinale. Ma c'è chi continua a segnalare disservizi. Come nel caso di una cittadina gelese, che a marzo dovrà accompagnare il padre ultra 80enne a Catania, dove gli verrà somministrato il vaccino. Avete sentito bene. Da Gela l'anziano dovrà percorrere più di 100km per raggiungere il centro vaccinale più vicino, almeno secondo il portale di registrazione e il callscenter a cui la figlia dell'uomo si è rivolta per la prenotazione. La donna dopo diverse peripezie è riuscita a comunicare  telefonicamente  i dati del padre ad un operatore , ma anche in questo caso le è stato indicato Catania come centro vaccinale più vicino. L'ennesimo disservizio per un sistema che in questi primi giorni, al netto delle 100mila prenotazioni, ha causato non pochi disguidi agli utenti. Non è vero che in provincia di Caltanissetta non c'è nessun centro vaccinale: ne sono stati individuati due: uno nel capoluogo e uno proprio a Gela, presso l'ex mattatoio in via falcone, e non in via Pizarro come erroneamente il sistema ha comunicato agli utenti. C'è inoltre ancora poca chiarezza rispetto alle vaccinazioni domiciliari. L'auspicio è che nei prossimi giorni possa intervenire chi di competenza. Abbiamo provato a contattare la direzione dell'ASP nella speranza di capirci di più e poter segnalare il disguido.   è assurdo pensare che un over 80 si debba recare a Catania due volte per ricevere sia per ricevere la prima dose che il richiamo. I cittadini esasperati potrebbero accettare, ma perchè spostarsi cosi lontano per inseguire un proprio diritto?

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