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Calcio, accolto il ricorso della Leonzio: sconfitta a tavolino per il Città di Gela. La società: "Sentenza paradossale"

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Calcio, accolto il ricorso della Leonzio: sconfitta a tavolino per il Città di Gela. La società: "Sentenza paradossale"

Accolto il reclamo promosso dalla Leonzio

Simone Carrubba

13 Dicembre 2023 10:27

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Grande beffa per il Città di Gela. Il giudice sportivo della Lega Dilettanti Sicilia ha accolto il reclamo portato avanti dalla Leonzio in merito alla segnalazione di aver schierato il calciatore Pietro Bellomo squalificato. Il calciatore biancazzurro aveva preso un turno di squalifica lo scorso anno quando ha vestito i colori del Mazzarrone nel corso della penultima giornata di campionato. Pare che Bellomo non abbia mai scontato la squalifica. Tuttavia, la dirigenza gelese nel corso della conferenza stampa tenutesi al termine dell'incontro casalingo con il Santa Croce, aveva dichiarato di essere fiduciosa sull'esito del ricorso e che non sarebbe scattata la sconfitta a tavolino.

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Così non è stato e attraverso un comunicato emanato ieri pomeriggio la Lega Dilettanti ha assegnato la sconfitta al Gela per 3-0 a tavolino. E' già la seconda volta in questa stagione che il Gela subisce una sconfitta diretta, dopo il caso di Rosario Tuvè in coppa Sicilia. Anche in quella occasione, il giocatore gelese era stato inserito nella lista dei convocati da squalificato per uno stop risalente alla passata stagione quando ha indossato la maglia della Ssd Gela. Oltre alla sconfitta, il giudice sportivo ha assegnato un turno di squalifica a Bellomo che non potrà prendere parte all'incontro con Nebros. Inibito fino al 10 Gennaio anche il segretario della società Angelo La Spina, nonchè uno dei dirigenti del club che aveva espresso ottimismo sulla decisione finale.

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Ora il Città di Gela occupa ancora il quarto posto in classifica, ma dista a 5 lunghezze dal Modica e ha soli 2 punti di vantaggio proprio sulla Leonzio. Sono giornate tese in casa Gela anche per il mercato. Mancano 2 giorni alla chiusura della finestra e il direttore sportivo Alessandro Bonaffini sta lavorando incessantemente per rafforzare l'attacco, ma il tempo comincia a stringere. "Nell'era dei social - scrive la società - è facile puntare il dito su chi è in prima linea. Invece, trovare soluzioni, provare a spiegare come sono andati realmente i fatti, rientra nell'operato di chi ci mette la faccia e agisce cercando soluzioni ai problemi. Come già ampiamente spiegato durante la conferenza stampa indetta dalla società biancazzurra al termine del match contro il Santa Croce, il club gelese ha individuato nei particolari quali siano le cause e i "mandanti" di tale ricorso, che ha generato una paradossale sentenza della giustizia sportiva alla quale ci appelleremo in ogni grado di giudizio sportivo perché riteniamo che la società Gela Calcio abbia agito in sicura buonafede e nel pieno rispetto delle norme federali. Riteniamo, altresì, che altri abbiano agito in malafede e con sprezzo delle norme non scritte del fair-play. Tra gentiluomini, tra uomini di sport, tra addetti ai lavori che conoscono bene il mondo del calcio dilettantistico riteniamo che il dialogo e la correttezza debbano essere il faro da seguire in un  mondo già alimentato da veleni e dai conclamati leoni da tastiera. 
Il Gela Calcio è, e lo sarà sempre, un club  trasparente, ricco di valori e determinato a proteggere la propria immagine contro tutti quelli che, con astuzia e sotterfugi, hanno cercato di scalfire la corazza biancazzurra.

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