CONSIGLIERI IN DISACCORDO SULLA SCADENZA CHE POTREBBE CAUSARE IL DISSESTO O LO SCIOGLIMENTO
Politica
CONSIGLIERI IN DISACCORDO SULLA SCADENZA CHE POTREBBE CAUSARE IL DISSESTO O LO SCIOGLIMENTO
I consiglieri comunali non ci stanno. Le prossime settimane saranno decisive. Sul bilancio, come ha spiegato in aula il dirigente, pendono troppi squilibri che passano dall'utilizzo delle r...
I consiglieri comunali non ci stanno. Le prossime settimane saranno decisive. Sul bilancio, come ha spiegato in aula il dirigente, pendono troppi squilibri che passano dall'utilizzo delle royalties al mancato controllo dei settori che non hanno previsto impegni spesa per servizi essenziali. La relazione che arriverà in consiglio il prossimo 19 gennaio dovrebbe delineare le misure da adottare. Nessuna ipotesi, a breve e lungo termine, è esclusa: dallo scioglimento del Consiglio Comunale al piano di riequilibrio fino alla dichiarazione di dissesto. Il passaggio in aula è obbligatorio e i membri dell'Assise Civica sono chiamati a prendere decisioni importanti senza aver consultato minimamente i documenti finanziari, come hanno ribadito in aula. La preoccupazione è tanta e il dibattito andrà avanti fino a quando non ci sarà totale chiarezza. Molti consiglieri, senza distinzione, si sono scagliati contro una burocrazia che sembra procedere a due velocità: da un lato l'estremo controllo attuale, forse generato dall'inchiesta della Procura, dall'altro la leggerezza con cui si è lavorato in questi anni che probabilmente ha generato il disastro finanziario. Per questo non vogliono essere complici di una situazione che non hanno causato. I consiglieri, ad esempio, si chiedono, a questo punto, come siano stati approvati i bilanci degli ultimi dieci anni. Mentre l'impressione comune è che si stia mascherando la volontà di dichiarare il dissesto facendo ricadere le responsabilità sui consiglieri comunali.di Graziano Amato
I consiglieri comunali non ci stanno. Le prossime settimane saranno decisive. Sul bilancio, come ha spiegato in aula il dirigente, pendono troppi squilibri che passano dall'utilizzo delle royalties al mancato controllo dei settori che non hanno previsto impegni spesa per servizi essenziali. La relazione che arriverà in consiglio il prossimo 19 gennaio dovrebbe delineare le misure da adottare. Nessuna ipotesi, a breve e lungo termine, è esclusa: dallo scioglimento del Consiglio Comunale al piano di riequilibrio fino alla dichiarazione di dissesto. Il passaggio in aula è obbligatorio e i membri dell'Assise Civica sono chiamati a prendere decisioni importanti senza aver consultato minimamente i documenti finanziari, come hanno ribadito in aula. La preoccupazione è tanta e il dibattito andrà avanti fino a quando non ci sarà totale chiarezza. Molti consiglieri, senza distinzione, si sono scagliati contro una burocrazia che sembra procedere a due velocità: da un lato l'estremo controllo attuale, forse generato dall'inchiesta della Procura, dall'altro la leggerezza con cui si è lavorato in questi anni che probabilmente ha generato il disastro finanziario. Per questo non vogliono essere complici di una situazione che non hanno causato. I consiglieri, ad esempio, si chiedono, a questo punto, come siano stati approvati i bilanci degli ultimi dieci anni. Mentre l'impressione comune è che si stia mascherando la volontà di dichiarare il dissesto facendo ricadere le responsabilità sui consiglieri comunali.di Graziano Amato