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CONTINUANO LE PROTESTE AL DA VINCI, GLI STUDENTI CHIEDONO CHE VENGANO RISPETTATI I LORO DIRITTI

Cronaca

CONTINUANO LE PROTESTE AL DA VINCI, GLI STUDENTI CHIEDONO CHE VENGANO RISPETTATI I LORO DIRITTI

Continuano le proteste all'istituto Leonardo da Vinci di Niscemi. Negli scorsi giorni, dopo quanto avvenuto lunedì, il dirigente scolastico ha provato a fare chiarezza sulla sua posi...

Graziano Amato

30 Settembre 2021 16:05

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Continuano le proteste all'istituto Leonardo da Vinci di Niscemi. Negli scorsi giorni, dopo quanto avvenuto lunedì, il dirigente scolastico ha provato a fare chiarezza sulla sua posizione invitando i rappresentanti degli alunni ad un'assemblea nella quale era presente anche il responsabile provinciale della sicurezza. L'assemblea era una delle richieste portate avanti dai ragazzi al fine di trovare soluzioni alternative a quelle che a lor dire sarebbero normative eccessive ed esagerate. Durante l'assemblea tuttavia non si è trovato un punto di incontro e il dirigente ha deciso di indire un comitato straordinario. Al comitato tenutosi nella serata di ieri erano presenti, oltre al dirigente ed alcuni dei suo collaboratori, la quasi totalità dei rappresentanti delle classi nonché i rappresentanti di istituto e alcuni docenti. Durante l'incontro cominciato in ritardo e durato più di due ore gli studenti hanno riportato le loro idee per allentare le restrizioni senza tuttavia venir meno alle norme emanate dallo stato. Il governo infatti permette che le linee guida vengano rispettate e messe in atto secondo le particolari esigenze dei singoli istituti lasciando, dunque, spazio di manovra ai dirigenti scolastici. Nonostante ciò il preside Franco Ferrara ieri sera stesso poche ore dopo l'incontro avuto con gli studenti tramite una comunicazione ufficiale pubblicata nel sito della scuola ha rifiutato in blocco tutte le richieste degli alunni che dalla loro parte hanno deciso di continuare a scioperare finché il preside non prenderà seriamente in considerazione le loro proposte. Quello che gli studenti chiedono sono soluzioni che non vadano a minare la loro libertà permettendo quanto meno un momento di intervallo tra le lezioni, un diritto che del resto è previsto dal decreto legislativo 297 del 16 aprile 1994.di Graziano Amato

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