Cultura
CROLLATA UNA CAMPATA DEL PONTILE SBARCATOIO, SI PARLÒ DI UN POSSIBILE RECUPERO
Un altro pezzo di storia rischia di essere cancellato dalla memoria cittadina: nelle scorse ore è crollata una campata del pontile sbarcatoio. Un'epilogo forse non del tutto inaspett...
Un altro pezzo di storia rischia di essere cancellato dalla memoria cittadina: nelle scorse ore è crollata una campata del pontile sbarcatoio. Un'epilogo forse non del tutto inaspettato: le condizioni della struttura apparivano disastrose già da diversi anni, a tal punto che fu la procura a disporne il sequestro, vietandone a chiunque l'accesso. A nulla sono serviti gli interventi di messa in sicurezza degli scorsi anni. Edificato nel primo decennio del 900 e terminato nel 1915 il pontile ha sempre rappresentato un'immagine simbolo per la città di Gela: il commercio, il traffico navale, le passeggiate romantiche e suggestive. Il crollo di parte della struttura appare quasi come una metafora, paragonata al declino che la città ha subito negli ultimi 30 anni almeno, con la perdita di ogni vocazione puramente gelese: la pesca, il turismo, il mare. A giugno i tecnici del genio civile, rappresentanti del demanio e dell'amministrazione eseguirono un sopralluogo: per la conchiglia furono subito cancellate tutte le aspettative, annunciando la sua demolizione. Per il pontile invece qualche speranza aleggiava ancora: secondo l'amministrazione infatti poteva ancora essere recuperato. In questi sette mesi però poco si è mosso, e cosi adesso appare utopistico una possibile riqualificazione della struttura, anche se il sindaco Lucio Greco non ha cambiato idea è tornato a parlare di una possibile ristrutturazione del vecchio pontile. La decisione finale spetterà comunque alla regione Siciliana. Nelle scorse ore i militari capitaneria di porto hanno eseguito un sopralluogo sia via terra che via mare tramite la dipendente unità navale nel corso del quale è stata scongiurato il coinvolgimento di persone nel crollo. Solo tanta fortuna visto che quella zona e in estate è frequentata da centinaia di bagnanti. Al fine di salvaguardare la pubblica incolumità, è stato interessato il competente assessorato regionale del territorio e dell'ambiente e l'amministrazione comunale per l'interdizione dell'intera struttura che dovrebbe realizzare un'ulteriore barricata per la messa in sicurezza dell'area che. Rimane attualmente interdetta alla balneazione e alla navigazione, oltre che il tratto di arenile immediatamente prospiciente il pontile. Resta il rammarico di tutti i gelesi: dai più giovani a chi in testa conta qualche capello bianco in più: loro che ricordano una Gela viva, ricca e funzionale.