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DA LUGLIO SI VIAGGIA COL GREEN-PASS MENTRE GLI OTTIMI NUMERI DEL PALACOSSIGA ABBASSANO I POSITIVI
Spostarsi fra regioni di colore diverso, partecipare ad una cerimonia e relativi festeggiamenti, viaggiare all'estero e visitare cari nelle RSA. Ecco a cosa servirà il green pass, l...
DA LUGLIO SI VIAGGIA COL GREEN-PASS MENTRE GLI OTTIMI NUMERI DEL PALACOSSIGA ABBASSANO I POSITIVI
Spostarsi fra regioni di colore diverso, partecipare ad una cerimonia e relativi festeggiamenti, viaggiare all'estero e visitare cari nelle RSA. Ecco a cosa servirà il green pass, l'autocertificazione verde che potrà ottenere ogni cittadino che effettua un test molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti, riceva almeno la prima dose di vaccino o guarisca dal coronavirus. Il pass avrà una durata di 9 mesi. Ci sarà anche una versione europea, che attende l'approvazione e che permetterà di spostarsi fra gli stati dell'unione. È già online ed operativo il sito messo a disposizione dall'ASP di Caltanissetta. L'utente dovrà registrarsi al portale indicando il codice fiscale e insieme ai dati anagrafici e quelli della vaccinazione, cioè il codice, la data, il tipo di vaccino, insomma tutte informazioni presenti nel certificato rilasciato al termine della vaccinazione. Completata la verifica andrà inserito un documento di riconoscimento. La richiesta per il certificato verde verrà espletata entro 5 giorni e sarà sempre disponibile sul portale previo accesso. Il green pass sarà valido dopo 15 giorni dalla prima dose. Sarà la voglia di tornare a viaggiare o di festeggiare una cerimonia, ma la possibilità di richiedere il green pass sembra stia abbattendo l'ondata di scetticismo verso la vaccinazione infatti si continua a registrare un ottimo trand vaccinale a Gela, grazie all'apertura dell'hub. Al Palacossiga fino a domenica saranno vaccinati tutti i maturandi. L'open day invece è sempre rivolto agli over 80 con Pfizer o moderna e agli over 60 senza patologie. Ai soggetti dai 60 ai 79 anni senza prenotazione sarà inoculato AstraZeneca. Continua ad aspettare invano qualche paziente impossibilitato ad uscire.di Graziano Amato
