Religione
Domenica della Misericordia e santa messa a Gela in memoria di Papa Francesco
Appuntamento domenica 27 aprile al consorzio Asi

Il 27 aprile si celebrerà la Domenica della Misericordia, così come 25 anni fa, per volontà di San Giovanni Paolo II, è stata stabilita in tutta la Chiesa universale. Anche a Gela, come ogni anno, verrà celebrata la Domenica della Misericordia presso l'Auditorium del Consorzio ASI nella Zona industriale. Dopo il momento d'accoglienza, alle ore 15.00 si svolgerà l'adorazione eucaristica nell'ora della Misericordia. Alle ore 16.30 si accoglieranno le insignie reliquie del giovane beato Carlo Acutis, che doveva essere canonizzato in questa domenica, celebrazione rinviata per il decesso di Papa Francesco. Alle ore 16.45 ci sarà la testimonianza di Fra' Michele Petroni, giovane di Medjugorie, che racconterà la sua toccante testimonianza cioè di come è cambiata la sua vita da tossicodipendente ed alcolista a frate della comunità del Divino Amore.
Il pomeriggio di spiritualità si concluderà con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto, molto legato alla spiritualità della Misericordia e a San Giovanni Paolo II. L'ingresso gratuito è aperto a tutti e ci sarà un servizio babysitter. La santa Messa sarà celebrata in suffragio di Papa Francesco, che ha fatto del messaggio della Misericordia di Dio il cuore del suo pontificato non solo per aver indetto un Giubileo straordinario della Misericordia ma per l'attenzione continua verso i poveri e gli ultimi. Fu lo stesso Pontefice a pochi giorni della sua elezione pontificia, a chiedere a don Pasqualino di Dio, di dar vita alla Piccola Casa della Misericordia.
«Anche se siamo dispiaciuti per la morte del nostro amato Santo Padre - afferma don Lino - riecheggia in noi uno dei suoi primi gridi: "Non fatevi rubare la Speranza". Papa Francesco ha dato una sferzata alla mia vocazione presbiterale aiutandomi a capire l'essenzialità del Vangelo. Papa Francesco è stato un profeta e, come tutti i profeti, corrono più veloci e guardano più avanti di noi. Il suo coraggio nel mettere al centro il Vangelo, richiamando tutti alla povertà e ai poveri in una dimensione di fratellanza universale, di attenzione alla casa comune che è la madre terra, ha riformato dall'interno la Chiesa, amandola e servendola fino alla fine. Ha raggiunto, con la sua voce flebile, il cuore di tutti, grandi e piccoli, ricordandoci il prezioso impegno di artigiani della pace, primo dono del Risorto e con addosso il profumo delle pecore e, accarezzando con i suoi occhi e la sua benedizione tutto il mondo, si è congedato in punta di piedi. Nella nostra realtà cerchiamo di realizzare quello che Lui ci ha detto:"Partendo da situazioni di disagio, avete cercato di abbracciare nella carità tutte le persone e tutta la persona, facendo fronte a molteplici esigenze e promuovendo varie iniziative… Si vede che c'è movimento lì, e questo è bello; si vede che vi siete lasciati provocare e inquietare dai bisogni dei fratelli e delle sorelle che Dio ha posto sul vostro cammino, specialmente degli ultimi, dei più bisognosi" (Udienza, 06.11.2023).
Oggi la Piccola Casa della Misericordia, nata dal suo cuore di Pastore, va avanti grazie ai tanti volontari che vanno incontro a tante famiglie attraverso vari servizi tra i quali: il centro d'ascolto, lo sportello lavoro, la distribuzione di pacchi alimentari, la mensa, il dormitorio, lo sportello antiviolenza, l'ambulatorio medico, centro diurno per i bambini, laboratori di artigianato (cucito, falegnameria, ceramica) e continua, nella sua semplicità e abbandono alla Provvidenza, ad essere "un faro di luce e di speranza nel buio della sofferenza e della rassegnazione, è un apprezzato segno di condivisione della Chiesa con i disagi e le fatiche del proprio popolo, è un ammirevole esempio di carità evangelica e di Chiesa in uscita, che fa tanto bene alla comunità ecclesiale e a quella civile" (Lettera di Papa Francesco 06.10.2020).