DUE EVENTI IN CITTÀ IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA DELLA DISLESSIA PER INFORMARE E SENSIBILIZZARE
Scuola
DUE EVENTI IN CITTÀ IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA DELLA DISLESSIA PER INFORMARE E SENSIBILIZZARE
"Parliamo di dislessia" è questo il titolo dell'ultima iniziativa promossa dalle associazioni Balù e studenti sorridenti. Le due associazioni col patrocinio del Comu...
"Parliamo di dislessia" è questo il titolo dell'ultima iniziativa promossa dalle associazioni Balù e studenti sorridenti. Le due associazioni col patrocinio del Comune di Gela, in occasione della settimana della dislessia stanno portando in città due iniziative entrambe inquadrate nell'ottica di sensibilizzazione nei confronti della dislessia, uno dei disturbi dell'attenzione più comuni che ad oggi colpisce circa il 4% degli italiani, un dato in continuo aumento per un disturbo di cui ancora si conosce ben poco.Sensibilizzare ed informare diventa essenziale per una tematica che in Italia e a maggior ragione in Sicilia rappresenta ancora un tabù, a volte purtroppo a discapito dei più piccoli additati in molti casi di essere meno Capaci dei coetanei quando in realtà soffrono di un gap cognitivo che se intercettato in giovane età non compromette la vita di tutti i giorni.di Stefano Blanco
"Parliamo di dislessia" è questo il titolo dell'ultima iniziativa promossa dalle associazioni Balù e studenti sorridenti. Le due associazioni col patrocinio del Comune di Gela, in occasione della settimana della dislessia stanno portando in città due iniziative entrambe inquadrate nell'ottica di sensibilizzazione nei confronti della dislessia, uno dei disturbi dell'attenzione più comuni che ad oggi colpisce circa il 4% degli italiani, un dato in continuo aumento per un disturbo di cui ancora si conosce ben poco.Sensibilizzare ed informare diventa essenziale per una tematica che in Italia e a maggior ragione in Sicilia rappresenta ancora un tabù, a volte purtroppo a discapito dei più piccoli additati in molti casi di essere meno Capaci dei coetanei quando in realtà soffrono di un gap cognitivo che se intercettato in giovane età non compromette la vita di tutti i giorni.di Stefano Blanco