Elezioni a Gela, Donegani attacca Melfa: "Il PalaLivatino non può essere utilizzato per fare campagna elettorale"
Politica
Elezioni a Gela, Donegani attacca Melfa: "Il PalaLivatino non può essere utilizzato per fare campagna elettorale"
Donegani: "Giochiamola ad armi pari"
"Desidero innanzitutto complimentarmi con la squadra di basket per la bellissima prestazione e per la stagione sinora disputata. Prima di essere un politico, sono un insegnante di Scienze Motorie, seguo e pratico lo sport da sempre, non solo in campagna elettorale: lo sport è un pilastro portante del nostro programma di governo, per la sua importantissima funzione sia educativa che sociale". E' quanto scrive sul proprio profilo Facebook, il candidato a sindaco, Miguel Donegani. "Noi - afferma - saremo sempre al fianco delle società sportive tutte, a prescindere dall'orientamento politico di chi le dirige. Devo però evidenziare un fatto che trovo a dir poco inopportuno: una struttura pubblica, come il Pala Livatino, anche se data in concessione ad un privato, non può essere utilizzata per fare campagna elettorale a favore di una lista (nel caso di specie, del Presidente della squadra di basket) e di un candidato sindaco (sostenuto dallo stesso Presidente). Tanti nostri concittadinii, presenti come me alla partita, si sono imbattuti in alcuni manifesti elettorali, che facevano bella mostra all'interno della struttura. Utilizzare per finalità elettorali un palazzetto dello sport, al quale accedono i nostri concittadini, pagando un biglietto, per assistere ad una competizione sportiva e non ad una manifestazione elettorale, lo trovo inaccettabile. Invito tutti i candidati e relativi supporters ad agire correttamente, evitando che una campagna elettorale, già condizionata da dinamiche esterne da più parti denunciate, sia ulteriormente alterata. L'utilizzo di servizi pubblici, così come di strutture pubbliche, per finalità elettorali va stigmatizzato sempre, da qualunque schieramento provenga. Da parte nostra, continueremo la nostra campagna elettorale, così come l'abbiamo iniziata, in maniera limpida, trasparente, all'insegna della coerenza e parlando solo di temi e programmi. Una cosa mi sento però di dirla: questa partita "giochiamola" ad armi pari e che vinca il migliore".
"Desidero innanzitutto complimentarmi con la squadra di basket per la bellissima prestazione e per la stagione sinora disputata. Prima di essere un politico, sono un insegnante di Scienze Motorie, seguo e pratico lo sport da sempre, non solo in campagna elettorale: lo sport è un pilastro portante del nostro programma di governo, per la sua importantissima funzione sia educativa che sociale". E' quanto scrive sul proprio profilo Facebook, il candidato a sindaco, Miguel Donegani. "Noi - afferma - saremo sempre al fianco delle società sportive tutte, a prescindere dall'orientamento politico di chi le dirige. Devo però evidenziare un fatto che trovo a dir poco inopportuno: una struttura pubblica, come il Pala Livatino, anche se data in concessione ad un privato, non può essere utilizzata per fare campagna elettorale a favore di una lista (nel caso di specie, del Presidente della squadra di basket) e di un candidato sindaco (sostenuto dallo stesso Presidente).
Advertising
Tanti nostri concittadinii, presenti come me alla partita, si sono imbattuti in alcuni manifesti elettorali, che facevano bella mostra all'interno della struttura. Utilizzare per finalità elettorali un palazzetto dello sport, al quale accedono i nostri concittadini, pagando un biglietto, per assistere ad una competizione sportiva e non ad una manifestazione elettorale, lo trovo inaccettabile. Invito tutti i candidati e relativi supporters ad agire correttamente, evitando che una campagna elettorale, già condizionata da dinamiche esterne da più parti denunciate, sia ulteriormente alterata. L'utilizzo di servizi pubblici, così come di strutture pubbliche, per finalità elettorali va stigmatizzato sempre, da qualunque schieramento provenga.
Advertising
Da parte nostra, continueremo la nostra campagna elettorale, così come l'abbiamo iniziata, in maniera limpida, trasparente, all'insegna della coerenza e parlando solo di temi e programmi. Una cosa mi sento però di dirla: questa partita "giochiamola" ad armi pari e che vinca il migliore".