Emergenza idrica, Di Mauro: "Adduttore Disueri-Cimia di Gela sarà in esercizio entro fine mese"
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Emergenza idrica, Di Mauro: "Adduttore Disueri-Cimia di Gela sarà in esercizio entro fine mese"
Stanziati 150 mila euro
«Entro l’inizio della prossima settimana verranno completati gli interventi di riparazione, che sono già stati avviati, dell’adduttore Disueri-Cimia di Gela. Questo consentirà di riempire la condotta e avviarne l’esercizio che potrà avvenire prima della fine di questo mese». Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e dei servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Per i lavori di riparazione la Regione Siciliana ha stanziato 150 mila euro e come soggetto attuatore, attraverso un accordo interdipartimentale, è stato indicato il Consorzio di bonifica di Gela. In particolare, sono stati individuati tre punti di perdita: due interrati e uno in superficie. I saggi e gli scavi sono iniziati da circa due settimane: uno, profondo 3 metri, su un terreno privato e un altro presso il torrino piezometrico della diga Cimia, profondo 6 metri. Su entrambe le perdite si agirà attraverso delle saldature dell’acquedotto. La terza riparazione, fuori terra, prevede la sostituzione di un soffietto di raccordo.
Emergenza idrica, Di Mauro: "Adduttore Disueri-Cimia di Gela sarà in esercizio entro fine mese"
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«Entro l'inizio della prossima settimana verranno completati gli interventi di riparazione, che sono già stati avviati, dell'adduttore Disueri-Cimia di Gela. Questo consentirà di riempire la condotta e avviarne l'esercizio che potrà avvenire prima della fine di questo mese». Lo afferma l'assessore regionale all'Energia e dei servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. Per i lavori di riparazione la Regione Siciliana ha stanziato 150 mila euro e come soggetto attuatore, attraverso un accordo interdipartimentale, è stato indicato il Consorzio di bonifica di Gela. In particolare, sono stati individuati tre punti di perdita: due interrati e uno in superficie. I saggi e gli scavi sono iniziati da circa due settimane: uno, profondo 3 metri, su un terreno privato e un altro presso il torrino piezometrico della diga Cimia, profondo 6 metri. Su entrambe le perdite si agirà attraverso delle saldature dell'acquedotto. La terza riparazione, fuori terra, prevede la sostituzione di un soffietto di raccordo.