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Emergenza idrica, Legambiente: "Bisogna intervenire sulle reti colabrodo. No ai dissalatori"

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Emergenza idrica, Legambiente: "Bisogna intervenire sulle reti colabrodo. No ai dissalatori"

Affonda le sue radici su problemi gestionali enormi e mai risolti

Redazione

21 Gennaio 2025 12:31

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La crisi idrica in Sicilia «certamente non è legata solo alla siccità del 2024 che l'ha solo resa più evidente ma affonda le sue radici su problemi gestionali enormi e mai risolti», «vent'anni fa si tentò con l'ultima riforma di risolverli non vi si riuscì perché si fecero tutta una serie di scelte sbagliate». Lo ha detto il rappresentante di Legambiente dinanzi le Commissioni riunite Bilancio e Ambiente della Camera in audizione sulle misure per affrontare le situazioni di particolare emergenza idrica come la siccità in Sicilia e sull'attuazione del Pnrr (disegno di legge di conversione del decreto 31 dicembre 2024, n. 208).

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Il rappresentante di Legambiente ha osservato che ad esempio per la Sicilia «la soluzione proposta dal decreto cioè la realizzazione di tre dissalatori non è la soluzione giusta». Ad Agrigento, ad esempio, «bisognerebbe provare a finanziare e realizzare la nuova rete idrica della città per consentire alla città stessa di avere l'acqua 24 ore su 24, senza aumentare i costi in tariffa per i cittadini e riducendo notevolmente la quantità di acqua che viene immessa per raggiungere le case dei cittadini» perché «se ho una rete colabrodo aumentare la quantità di acqua che immetto nella rete non è il modo più efficace per risolvere il problema. Bisognerebbe intervenire sulle rete e che venga automatizzata la distribuzione».

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