Cronaca
ENI CONDANNATA PER TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI, SANZIONE DI 700 MILA EURO E CONFISCA DI 44 MILIONI
Giornata atipica quella di ieri per il colosso industriale Eni, condannata nell'ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Nel 2016 l'inchiesta portò al sequest...
ENI CONDANNATA PER TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI, SANZIONE DI 700 MILA EURO E CONFISCA DI 44 MILIONI
Giornata atipica quella di ieri per il colosso industriale Eni, condannata nell'ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Nel 2016 l'inchiesta portò al sequestro, durato circa quattro mesi, del centro olio di Viggiano (potenza): l'accusa riguardava lo smaltimento dei rifiuti prodotti dallo stesso centro olio. Il tribunale di Potenza ha condannato la società per il reato di traffico illecito di rifiuti. Inoltre, la compagnia petrolifera è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa di 700 mila euro e alla confisca di circa 44, 2 milioni di euro, da cui sottrarre i costi già sostenuti per l'adeguamento degli impianti. l'Eni non condivide il riconoscimento di responsabilità per la grave ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti - si legge in una nota - e rimane convinta che l'operato del cova (il centro olio di Viggiano) e dei propri dipendenti sia stato svolto nell'assoluto rispetto della normativa. Nella stessa giornata della condanna , forse non per pura coincidenza, a Gela Eni ha comunicato l'avvio del programma di demolizione degli impianti inattivi: camino Snox centrale termoelettrica, parco stoccaggio, trivelle e torcia D-d1. Interventi che aveva già annunciato il senatore grillino Lorefice, già in corso d'esecuzione, per un costo stimato di oltre 25 milioni di euro. Una giornata significativa per Eni quella di ieri, secondo il giornalista ambientale Andrea Turco, che da anni si occupa delle vicende legate al cane a sei zampe. Due vicende che lo stesso reputa apparentemente slegate tra loro ma con molti punti di contatto.
