False comunicazioni giudiziarie: allerta in rete della polizia postale
Attualità
False comunicazioni giudiziarie: allerta in rete della polizia postale
Nuova truffa sul web
L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook con un post riguarda una nuova campagna di phishing riguardante false convocazioni giudiziarie a firma del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. La convocazione, proveniente dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Brigata dei Giovani della Repubblica Italiana e recante sullo sfondo il logo dell’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN), prospetta alla vittima un’inesistente indagine penale nei suoi confronti per i reati di pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo e pornografia informatica. Lo scopo è quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e di indurlo a ricontattare il truffatore entro 72 ore, inviando le proprie giustificazioni. Successivamente, alla vittima verrà chiesto il pagamento di una somma di denaro per evitare le condanna. La Polizia Postale raccomanda di diffidare da simili messaggi: nessuna forza di Polizia contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per chiedere loro dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia procedimenti penali a loro carico. Si tratta di un’efficacie allerta che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.
L'ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook con un post riguarda una nuova campagna di phishing riguardante false convocazioni giudiziarie a firma del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. La convocazione, proveniente dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - Brigata dei Giovani della Repubblica Italiana e recante sullo sfondo il logo dell'Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN), prospetta alla vittima un'inesistente indagine penale nei suoi confronti per i reati di pornografia infantile, pedofilia, esibizionismo e pornografia informatica.
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Lo scopo è quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e di indurlo a ricontattare il truffatore entro 72 ore, inviando le proprie giustificazioni. Successivamente, alla vittima verrà chiesto il pagamento di una somma di denaro per evitare le condanna. La Polizia Postale raccomanda di diffidare da simili messaggi: nessuna forza di Polizia contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per chiedere loro dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia procedimenti penali a loro carico. Si tratta di un'efficacie allerta che per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.