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Gela, l’inferno di Farello tra feretri accatastati e formiche sulle bare: in primavera 840 nuovi loculi
Nelle tre camere mortuarie l'aria è irrespirabile
Gela, l'inferno di Farello tra feretri accatastati e formiche sulle bare: in primavera 840 nuovi loculi
A Farello è ancora emergenza. Le camere mortuarie come depositi dei feretri in attesa di sepoltura. Una situazione difficile da accettare per le famiglie di chi è venuto a mancare. È il caso della signora Maria. Suo marito è scomparso prematuramente dieci giorni fa. Domenica, insieme a diversi familiari, si è recata al cimitero trovando una situazione oltre il limite: formiche sulla bara accanto a quella del suo congiunto e sporcizia diffusa. Nelle tre sale dove giacciono in totale una ventina di bare mentre l'aria è irrespirabile.
I fiori seccano, gli insetti proliferano. Impossibile, dunque, passare del tempo vicino ai propri cari. Solo il tempo di poggiare qualche fiore, muniti di mascherina, e poi via a respirare aria pulita. Nella nuova ala del cimitero, nel frattempo, si lavora alla costruzione di 840 nuovi locali che dovrebbero essere pronti, però, a marzo del 2024. Questo è quello che devono sopportare i familiari dei defunti, oltre il dolore lancinante e cresce, di conseguenza, il rammarico e la disperazione.
