Disagi del cittadino
FRANZONE: "DA ANNI SOLO SCUSE CHE NON GIUSTIFICANO L’ASP PER I RITARDI SULL’UTIN"
Il centro Utin di Gela, presente solo sulla carta ma cronico assente da 11 anni, è finito al centro dell'ennesimo paradosso tutto gelese. Il mondo della sanità locale continua...
Il centro Utin di Gela, presente solo sulla carta ma cronico assente da 11 anni, è finito al centro dell'ennesimo paradosso tutto gelese. Il mondo della sanità locale continua ad essere vessato da un sistema burocratico che da 11 anni tiene in ostaggio la terapia intensiva neonatale in città. Un reparto che ogni due anni viene inserito dalla regione nella rimodulazione ospedaliera in cui invece tanti altri reparti vengano declassati, ma che in realtà non è mai esistito. Sulla questione si è sempre battuto il comitato per lo sviluppo dell'area gelese presieduto da Filippo Franzone, che non si è mai risparmiato di portare il caso all'attenzione mediatica nazionale, e che oggi ha evidenziato l'ennesimo paradosso di questa lunga e triste storia: Un decreto assessoriale, pubblicato in gazzetta ufficiale il 19 febbraio 2021 dedicato alla riorganizzazione dei punti di trasporto assistito materno (Stam) e in emergenza neonatale (Stan) ha individuato Gela, essendo sulla carta sede Utin, come centro Stam e Sten. Sostanzialmente il decreto stabilisce che a Gela potrebbero arrivare neo mamme o neonati in gravi condizioni, ma non troverebbero nessun reparto pronto a fornirgli assistenza. . Il comitato in un comunicato stampa ha evidenziato come l'articolo 2 del decreto assessoriale dello scorso 19 febbraio parli chiaro: i direttori generali presso cui insistono i punti sten e stam - si legge nel documento - dovranno porre in essere tutte quelle azioni necessarie a garantirne la piena funzionalità. ". è proprio al manager dell'ASP Alessandro Caltagirone, che anche oggi abbiamo provato a chiamare senza risposta, che il presidente del comitato si è rivolto per l'ennesima volta.