Domenica, 10 Novembre 2024
Gela, 16°C - Nuvoloso

GAZEBI E SUOLO PUBBLICO, COMMERCIANTI COSTRETTI A RIMUOVERLI, ’’TARIFFE TROPPO ELEVATE’’

Disagi del cittadino

GAZEBI E SUOLO PUBBLICO, COMMERCIANTI COSTRETTI A RIMUOVERLI, ’’TARIFFE TROPPO ELEVATE’’

Loro sono Gianluca, Angelo e Vincenzo, titolari di bar. Hanno deciso di raccontare la loro storia a Rete Chiara, in merito al montaggio dei loro gazebi ma che oggi sono costretti a smontarli...

02 Marzo 2021 15:24

221
Guarda videoGAZEBI E SUOLO PUBBLICO, COMMERCIANTI COSTRETTI A RIMUOVERLI, ''TARIFFE TROPPO ELEVATE''
Advertising

Loro sono Gianluca, Angelo e Vincenzo, titolari di bar. Hanno deciso di raccontare la loro storia a Rete Chiara, in merito al montaggio dei loro gazebi ma che oggi sono costretti a smontarli, subendo un'ulteriore crisi dopo quella legata alla pandemia da Covid-19. E' iniziato tutto da circa 5 anni quando decidono di montare la struttura esterna del suolo pubblico, che viene autorizzata con il regolamento comunale, che prevedeva la possibilità di istallare una struttura esterna per 8 mesi. Dopo l'ottavo mese, deve essere smontato - come si legge dal regolamento. Uno dei titolari però, motivato dalla proroga del regolamento, sperava nella possibilità di modifica del regolamento stesso per fare diventare la struttura semipermanente. Dopo gli 8 mesi, hanno rinnovato l'autorizzazione scaduta dopo il secondo mandato. Invece l'altro titolare viene autorizzato per un anno. Scadono le autorizzazioni e i titolari chiedono il rinnovo ma ricevono il diniego con lo smontaggio della tensostruttura. Cosicché nel 2019 a tutti e tre i titolari arriva una diffida da parte del comune con un relativo verbale di occupazione abusiva di suolo pubblico.Cosi i tre titolari insieme contestano la diffida da un legale per richiedere l'annullamento della diffida ma l'ufficio tecnico risponde che è impossibile procedere all'annullamento della diffida perché la loro struttura esterna risulta abusiva. Nel corso della pandemia il comune nuovamente notifica l'ordine di sgombero immediato entro 10 giorni.Due titolari sperano di ricevere risposte mentre già uno, scottato anche dalla crisi economica causata dall'emergenza sanitaria legata al covid 19, ha scelto di smontare la tensostruttura. I titolari chiedono all'amministrazione comunale di velocizzare la costituzione di un nuovo regolamento comunale per dare un sollievo nel lavoro e invitato fortemente l'amministrazione a rivedere il tariffario del pagamento del suolo pubblico in quanto incide più dei costi dei loro locali.Ma dall'amministrazione arriva la stretta, anche se con amarezza, di rispettare la legge, ma con l'augurio di un nuovo regolamento comunale.

© Riproduzione riservata
In Evidenza
Potrebbe interessarti