In fumo la Pescagel, rogo partito dalle sterpaglie: rabbia tra gli imprenditori della zona industriale di Gela
Cronaca
In fumo la Pescagel, rogo partito dalle sterpaglie: rabbia tra gli imprenditori della zona industriale di Gela
Il rogo ha completamente distrutto il capannone dell'azienda
Non resta nulla dell’azienda gelese "Pescagel". Nella seconda strada della zona industriale c’e’ ancora un forte odore di bruciato. Le fiamme hanno distrutto tutto. I cancelli sono chiusi. L’area e’ posta sotto sequestro. Il rogo e’ divampato sabato pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione le fiamme che si erano sviluppate nelle aree verdi incolte intorno alle aziende, favorite dal vento, hanno raggiunto i capannoni della ditta che si occupa di lavorare il pesce surgelato. L’incendio si e’ esteso con una velocità estrema, sfuggendo anche al controllo dei Vigili del Fuoco che stavano operando nella zona. Nonostante i rinforzi il rogo ha colpito esternamente il capannone divorando anche tutto quello che c’era al suo interno. Ci sono volute ore per domare le fiamme. Tutti i macchinari sono andati distrutti. Il tetto e’ collassato. Difficile, al momento, fare una stima dei danni. Nell’atmosfera si e’ sprigionata una densa nube nera, visibile da tante zone di Gela. I video amatoriali hanno subito fatto il giro del web. Sulla vicenda ci sono delle indagini in corso. C’e’ amarezza per i titolari dell’azienda. I sacrifici di una vita inceneriti nel giro di pochi istanti. La Pescagel conta una decina di lavoratori. Stamattina uno di loro si e’ avvicinato al cancello. “Siamo rovinati – ha detto con area disperata – non e’ rimasto più nulla”. Solo per fortuna l’incidente si e’ verificato di sabato pomeriggio, quando all’interno della fabbrica, non c’era nessuno. Sarebbe potuta andare molto peggio. Ne e’ consapevole Carlo Torregrossa, imprenditore che a marzo ha deciso di acquistare l’immobile dirimpetto alla Pescagel. Le fiamme hanno lambito anche la sua proprietà. Davanti al cancello ancora del fumo. Si sente fortunato ma impaurito. Ha deciso di investire a Gela e accende i riflettori su un problema più che noto, già tante volte denunciato da diversi imprenditori e intenzionato dal Prefetto di Caltanissetta: l’incuria in cui versa la zona industriale. Gli operatori economici chiedono maggiore attenzione. Intanto, la Confcommercio, esprime solidarietà e vicinanza agli imprenditori colpiti.
Non resta nulla dell'azienda gelese "Pescagel". Nella seconda strada della zona industriale c'e' ancora un forte odore di bruciato. Le fiamme hanno distrutto tutto. I cancelli sono chiusi. L'area e' posta sotto sequestro. Il rogo e' divampato sabato pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione le fiamme che si erano sviluppate nelle aree verdi incolte intorno alle aziende, favorite dal vento, hanno raggiunto i capannoni della ditta che si occupa di lavorare il pesce surgelato. L'incendio si e' esteso con una velocità estrema, sfuggendo anche al controllo dei Vigili del Fuoco che stavano operando nella zona. Nonostante i rinforzi il rogo ha colpito esternamente il capannone divorando anche tutto quello che c'era al suo interno. Ci sono volute ore per domare le fiamme.
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Tutti i macchinari sono andati distrutti. Il tetto e' collassato. Difficile, al momento, fare una stima dei danni. Nell'atmosfera si e' sprigionata una densa nube nera, visibile da tante zone di Gela. I video amatoriali hanno subito fatto il giro del web. Sulla vicenda ci sono delle indagini in corso. C'e' amarezza per i titolari dell'azienda. I sacrifici di una vita inceneriti nel giro di pochi istanti. La Pescagel conta una decina di lavoratori. Stamattina uno di loro si e' avvicinato al cancello. "Siamo rovinati - ha detto con area disperata - non e' rimasto più nulla". Solo per fortuna l'incidente si e' verificato di sabato pomeriggio, quando all'interno della fabbrica, non c'era nessuno. Sarebbe potuta andare molto peggio.
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Ne e' consapevole Carlo Torregrossa, imprenditore che a marzo ha deciso di acquistare l'immobile dirimpetto alla Pescagel. Le fiamme hanno lambito anche la sua proprietà. Davanti al cancello ancora del fumo. Si sente fortunato ma impaurito. Ha deciso di investire a Gela e accende i riflettori su un problema più che noto, già tante volte denunciato da diversi imprenditori e intenzionato dal Prefetto di Caltanissetta: l'incuria in cui versa la zona industriale. Gli operatori economici chiedono maggiore attenzione. Intanto, la Confcommercio, esprime solidarietà e vicinanza agli imprenditori colpiti.