Lotta al randagismo al palo, a Gela il calvario di volontari e utenti per microchippature e sterilizzazioni
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Lotta al randagismo al palo, a Gela il calvario di volontari e utenti per microchippature e sterilizzazioni
Le volontarie denunciano un sistema che non contribuisce a piegare il randagismo
Combattere il randagismo per l'associazione "Il Mondo di Pluto" diventa sempre più difficile. La determinazione delle volontarie non basta più. Manca il sostegno concreto dell' Asp e del Comune di Gela. La trafila per accedere a microchippature e sterilizzazioni è lunga e tortuosa, un vero e proprio calvario per utenti e volontari. La carenza di personale negli uffici amministrativi e al centro di Via Falcone rende tutto più complicato. Le volontarie denunciano un sistema che non contribuisce a piegare il randagismo. In base all'attuale normativa agli utenti che microchippano i propri cani dopo i due mesi di vita, se non in possesso del microchip della madre del cucciolo, viene inflitta una salata sanzione. Chiaramente si finisce per prediligere il sistema pubblico che però non riesce a garantire efficienza. Non va meglio con le sterilizzazioni. Da qualche settimana, oltretutto, il servizio randagismo e tutela animali è stato decentrato e affidato alla Polizia Municipale, con tutte le problematiche del caso dovute alla carenza di personale del comando. È scadute anche la convenzione per i servizi di randagismo, pur trattandosi di un servizio essenziale. È il sindaco che detiene la delega assessoriale. A lui che è rivolto l'appello dell'associazione.
Combattere il randagismo per l'associazione "Il Mondo di Pluto" diventa sempre più difficile. La determinazione delle volontarie non basta più. Manca il sostegno concreto dell' Asp e del Comune di Gela. La trafila per accedere a microchippature e sterilizzazioni è lunga e tortuosa, un vero e proprio calvario per utenti e volontari. La carenza di personale negli uffici amministrativi e al centro di Via Falcone rende tutto più complicato. Le volontarie denunciano un sistema che non contribuisce a piegare il randagismo. In base all'attuale normativa agli utenti che microchippano i propri cani dopo i due mesi di vita, se non in possesso del microchip della madre del cucciolo, viene inflitta una salata sanzione.
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Chiaramente si finisce per prediligere il sistema pubblico che però non riesce a garantire efficienza. Non va meglio con le sterilizzazioni. Da qualche settimana, oltretutto, il servizio randagismo e tutela animali è stato decentrato e affidato alla Polizia Municipale, con tutte le problematiche del caso dovute alla carenza di personale del comando. È scadute anche la convenzione per i servizi di randagismo, pur trattandosi di un servizio essenziale. È il sindaco che detiene la delega assessoriale. A lui che è rivolto l'appello dell'associazione.