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GELA, ORE CONVULSE PER FDI CON GIUSEPPE CARUSO CHE SUBENTRA A BENNICI E SCERRA CHE POTREBBE LASCIARE

Politica

GELA, ORE CONVULSE PER FDI CON GIUSEPPE CARUSO CHE SUBENTRA A BENNICI E SCERRA CHE POTREBBE LASCIARE

Per la prima volta in tre anni, l'inchiesta avarizia potrebbe contribuire a cambiare gli assetti politici a Palazzo di Città, soprattutto della minoranza.  il sindaco ha gi&agra...

Graziano Amato

30 Maggio 2022 13:54

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Per la prima volta in tre anni, l'inchiesta avarizia potrebbe contribuire a cambiare gli assetti politici a Palazzo di Città, soprattutto della minoranza.  il sindaco ha già perso una delle oppositrici più dure, Sandra Bennici, che ha ' presentato le sue dimissioni per difendersi e dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. Insieme a Salvatore Scerra è stata coinvolta nell'indagine della Procura dedicata all'Ipab Antonietta Aldisio ceduta, secondo le accuse, illecitamente alla società privata la fenice grazie alla complicità dei due consiglieri, dell'ingegnere Renato Mauro e di don Giovanni Tandurella. Sandra Bennici, di fratelli d'Italia, in questi 36 mesi di attività politica ha condotto un'opposizione molto dura, contestando pesantemente quasi ogni mossa del sindaco: dalla gestione della pandemia ai rifiuti fino ai servizi sociali. Il partito di Giorgia Meloni continuerà ad avere la propria rappresentanza in consiglio: dovrebbe essere Giuseppe Caruso, primo dei non eletti nel 2019, a sedersi al posto di Sandra Bennici. Gelese ma che lavora fuori dalla Sicilia, si dice contento di tornare per dare il proprio contributo alla città. Affronterà questa novità con tutto se stesso dando tutta la propria esperienza maturata in ambito lavorativo. Caruso accetta l'incarico dopo aver discusso la cosa in famiglia in quanto ciò comporterà un trasferimento dal nord Italia ma è un prezzo che sono disposti a pagare per contribuire a migliorare le sorti di Gela. Ha aggiunto, ironizzando, che per fortuna è forte di cuore perché la notizia lo ha colpito ed emozionato moltissimo. Sono ore convulse in casa fratelli d'Italia. Incerto sembra essere il destino di Salvatore Scerra, che appena qualche mese fa il partito accolse in pompa magna, pare che inizialmente non si volesse dimettere dal ruolo di consigliere. Lo ha fatto da presidente della Commissione servizi sociali. L'addio di Sandra Bennici potrebbe averlo messo in imbarazzo. In attesa del riesame potrebbe auto sospendersi oppure ufficializzare le dimissioni nelle prossime ore. Sarebbe la fine di un'era per  Lucio Greco. Scerra è stato, fin dal primo momento, l'oppositore più duro nei confronti dell'avvocato. In aula non sono quasi mai mancati i loro pesanti e accesi scontri. Più volte il sindaco ha lanciato frecciatine al consigliere, rivolte anche all'inchiesta che lo vede coinvolto. Scerra potrebbe lasciare la propria eredità politica a Sara Cavallo, prima dei non eletti di avanti Gela, nel frattempo transitata in fratelli d'Italia, partito che a questo punto continuerebbe a contare sulla presenza di due consiglieri. Mai smettere di sognare verrebbe da dire, considerando che la Cavallo combatte da due anni per entrare in consiglio. All'indomani delle amministrative ha iniziato una battaglia legale con la consigliera, che si è trascinata per due anni contro Romina Morselli, contestando il 14esimo seggio attribuito alla maggioranza. A proposito, l'attuale assessore ai lavori pubblici continua a ricoprire anche il  ruolo di consigliere. Se anche lei decidesse di lasciare il posto in aula, subentrerebbe marina Greco, prima dei non eletti della lista Un'Altra Gela. Una scelta che potrebbe rivelarsi azzardata considerando il periodo che sta passando la maggioranza, tra numeri ballerini e conflitti eterni mai realmente risolti. La presenza di Romina Morselli, tra i più fedeli al sindaco,   garantisce in un certo senso un robusto scudo di difesa dagli attacchi rivolti al sindaco. Dal 2019 ad oggi in Consiglio Comunale non si sono visti sostanziali mutamenti. In maggioranza qualcuno si è dichiarato indipendente, altri hanno formato un nuovo gruppo consiliare, il Pd ha mollato. Anche la giunta è rimasta pressoché invariata. L'inchiesta avarizia ha scosso la minoranza, per lo più fratelli d'Italia che si appresta a perdere i due consiglieri battaglieri che per 36 mesi hanno condotto un'opposizione ferrata. Le indagini sono in corso e le responsabilità tutte da accertare, ma questo, per il sindaco potrebbe rappresentare una piccola rivalsa politica, anche solo da un punto di vista morale.di Graziano Amato

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