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Gela, rendiconto e piano di riequilibrio in aula lunedì: Greco alla ricerca di numeri e consensi

Politica

Gela, rendiconto e piano di riequilibrio in aula lunedì: Greco alla ricerca di numeri e consensi

Si respira un clima teso con il centrodestra che potrebbe abbandonare la seduta

13 Luglio 2023 14:24

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Le prossime prove d'aula saranno decisive per il futuro della crisi finanziaria del Comune di Gela. Lunedì è prevista una delle sedute consiliari più attese e concitate degli ultimi mesi. All'ordine del giorno l'approvazione delle rendiconto 2021 e l'adesione al piano di riequilibrio. Il bilancio consuntivo è il primo documento finanziario che arriva in aula dopo mesi di stasi cioè quando, a ottobre, il collegio dei revisioni bocciò il previsionale 2023/2025. L'atto arriva in aula dopo una lunga trafila che ha coinvolto funzionari, amministrazione, dirigenti e revisori: dal riaccertamento dei residui attivi e passivi fino alla lunga attesa del parere dei revisori che hanno esortato la politica ad approvare il rendiconto rimarcando comunque pesanti criticità che vanno risolti e che la Corte dei Conti segnala da anni. 

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Proprio ai magistrati contabili bisogna dare maggiori riscontri. Il primo potrebbe arrivare già dall'adesione al piano di equilibrio, soluzione approvata dalla giunta la scorsa settimana. Se la proposta venisse approvata anche dal consiglio comunale l'amministrazione avrà 90 giorni per costruire i dettagli del piano. Con una massa debitoria di 118 euro la strategia dovrebbe essere ventennale. Probabilmente per il sindaco non sarà facile portare a casa il risultato al primo colpo. La prova dei numeri, almeno in prima seduta, potrebbe andare a suo sfavore. In consiglio comunale si respira aria tesa. C'è il fronte del centrodestra intransigente che probabilmente si muoverà compatto verso la bocciatura degli atti. I si, invece, oltre che dai  fedelissimi pro Greco potrebbero arrivare dai civici di Una Buona Idea.

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È sul fronte del centrosinistra che maturano però dubbi e perplessità in merito alla votazione. La scelta dei consiglieri dell'Unione dei Comuni ha spaccato quella che sembrava un'alleanza ben avviata. Una seduta che, per come è andata, ha generato piccoli terremoti politici. Da due settimane civici e progressisti  hanno raffreddato i rapporti.  In questi giorni le due parti sono tornate a parlare. Dovranno necessariamente individuare una strategia comune per garantire l'approvazione dei documenti. È probabile infatti che centrodestra, per nulla intenzionato svuotare un rendiconto così pesante un piano di riequilibrio al buio, esca dall'aula. La presenza in aula di civici e progressisti ma anche del PD potrebbe garantire invece il numero legale e l'approvazione dei documenti.

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Nei prossimi giorni si susseguiranno serrati incontri. Il dissesto comunque non è ancora un'ipotesi da escludere e il sindaco dovrà necessariamente fare quadrato attorno a sé per intestarsi quella che, dopo il ritiro delle sue dimissioni, potrebbe essere una vittoria personale ma anche politica non indifferente.

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