Salute
GELA SI SVEGLIA ’’IN ROSSO’’ IN UNA REGIONE ARANCIONE DIFFICOLTÀ PER CITTADINI E LAVORATORI
Alle 14 di ieri Gela è entrata in zona rossa. La prima giornata sembra aver segnato un bilancio positivo. Sempre nel pomeriggio di ieri infatti, il centro storico è apparso sem...
Alle 14 di ieri Gela è entrata in zona rossa. La prima giornata sembra aver segnato un bilancio positivo. Sempre nel pomeriggio di ieri infatti, il centro storico è apparso semi deserto. Qualche anziano sia ieri che oggi non ha rinunciato alla passeggiata, ma sembra registrarsi un'inversione di rotta nel comportamento dei gelesi. Qualche capannello questa mattina si è visto su piazza Umberto primo, nei pressi della villa comunale. Deserta invece piazza san giacomo. Tutti luoghi giornalmente frequentati da centinaia di over 70. I marciapiedi di corso Aldisio e di corso Vittorio Emanuele risultano ancora affollati, ma da cittadini che si recano ad acquistare in quelle attività rimaste aperte. La zona rossa resterà in vigore fino al prossimo 31 gennaio, per decisione del presidente nello Musumeci. Ma gli oltre 800 contagiati hanno indotto il sindaco Greco a disporre ulteriori restrizioni per almeno un'intera settimana. Per effetto dell'ordinanza sindacale tutta gelese fino al 20 gennaio infatti resteranno chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici. Sono state sospese anche le attività degli uffici pubblici salvo servizi essenziali. Fino al 20 gennaio resterà chiusa la villa comunale insieme ai giardini pubblici e i due cimiteri. Niente mercato settimanale, ne rionale. Stop ai cantieri. Sospese le attività di edilizia privata e di in pianistica se non per interventi di messa in sicurezza. Dovranno restare chiusi i cancelli delle scuole di ballo, e ovviamente quelli degli istituti di ogni ordine e grado. La domenica dovranno tutti abbassare la saracinesca, anche i supermercati. bar, pizzerie e ristoranti potranno adattarsi soltanto alla consegna al domicilio, mentre l'asporto al momento è consentito nei restanti giorni della settimana fino alle 22, mentre le attività produttive professionali commerciali ed artigiani, di cui è consentita l'apertura, potranno avvalersi dell'orario continuato ma l'attività dovrà cessare comunque entro le 20. Anche gli studi professionali, ad eccezione di quelli sanitari non potranno ricevere il pubblico se non per indifferibili ragioni di urgenza. Consentito solo su prenotazione l'erogazione di servizio di tolettatura di animali. Ovviamente resta vietato entrare e uscire dal comune, ogni stazionamento in tantissime arterie stradali della città, il divieto di spostarsi se non per motivi di necessità e accompagnati da un'autocertificazione e il coprifuoco nazionale alle 22. Per effetto dell'ordinanza regionale inoltre chiunque faccia rientro in città per i motivi che lo consentono, deve eseguire due tamponi. Un'aspetto che in questi giorni ha creato disagio ai trasfertisti che rientrano a Gela per pochi giorni la settimana e che magari protraggono la permanenza fuori regione per più di quattro giorni. Anche loro dunque, a meno di nuove disposizioni, dovranno adattarsi alle regole.