Gioele è morto a 4 anni in ospedale per un virus "aggressivo": aperta un’inchiesta
Gioele è morto a 4 anni in ospedale per un virus "aggressivo": aperta un’inchiesta
Il piccolo è deceduto all'ospedale dei bambini Di Cristina di Palermo
I genitori di Gioele Palminteri, il bambino di 4 anni di Menfi deceduto ieri all’ospedale dei bambini Di Cristina di Palermo, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica su eventuali responsabilità in ordine alla morte del piccolo. La notizia è stata confermata dal sindaco del comune belicino, Vito Clemente. L’autorità giudiziaria ha sequestrato la salma. Nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia. «Dieci giorni fa – ricostruisce il sindaco di Menfi – Gioele si era sentito male, si è pensato a un virus intestinale. La situazione è apparsa però più grave del previsto ed è stato necessario il suo ricovero al “Di Cristina”. Poi le sue condizioni sono peggiorate, fino alla morte. Si pensa che abbia contratto un virus molto aggressivo, sicuramente non la meningite, come si era sospettato all’inizio. La nostra comunità è costernata».Il papà del bambino è un imprenditore agricolo, molto conosciuto nel piccolo comune belicino; la mamma è una casalinga.
18 Agosto 2023 17:05
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I genitori di Gioele Palminteri, il bambino di 4 anni di Menfi deceduto ieri all'ospedale dei bambini Di Cristina di Palermo, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica su eventuali responsabilità in ordine alla morte del piccolo. La notizia è stata confermata dal sindaco del comune belicino, Vito Clemente. L'autorità giudiziaria ha sequestrato la salma. Nelle prossime ore sarà effettuata l'autopsia.
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«Dieci giorni fa - ricostruisce il sindaco di Menfi - Gioele si era sentito male, si è pensato a un virus intestinale. La situazione è apparsa però più grave del previsto ed è stato necessario il suo ricovero al "Di Cristina". Poi le sue condizioni sono peggiorate, fino alla morte. Si pensa che abbia contratto un virus molto aggressivo, sicuramente non la meningite, come si era sospettato all'inizio. La nostra comunità è costernata».Il papà del bambino è un imprenditore agricolo, molto conosciuto nel piccolo comune belicino; la mamma è una casalinga.