Acqua troppo cara, autobottisti di Gela sarannno convocati dall’Ati. Conti: "I rincari sono esigui"
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Acqua troppo cara, autobottisti di Gela sarannno convocati dall’Ati. Conti: "I rincari sono esigui"
La categoria minaccia lo sciopero perchè una fornitura d'acqua arriva a costare 120 euro
Per Il presidente dell’Ati idrico di Caltanissetta, Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, sarebbero diverse le ragioni della minaccia del fermo degli autobottisti che lamentano un basso guadagno e nel contempo di dover fare i conti con le violente proteste dei cittadini che vengono riforniti. I padroncini, contattati dalla nostra redazione, si rifiutano di rilasciare interviste, e ribadiscono che è eccessivo il prezzo della vendita dell’acqua da parte di Caltaqua che li costringe a rivendere una fornitura anche a 120 euro a cui vanno aggiunti i rincari del carburante e l’usura degli stessi mezzi. Il rincaro dell'acqua è esiguo ci spiega il presidente dell’Ati idrico. La questione potrebbe essere legata invece ad una minore domanda degli utenti essendo migliorato il servizio di erogazione idrica seconda. Intanto gli abitanti di via Bengasi, zona Museo, lamentano che da due mesi, da un pozzetto, fuoriesce, acqua potabile che si perde per strada diminuendo, così la fornitura alle loro vasche di accumulo. Del problema è stata informata Caltaqua, che dopo un sopralluogo e dopo aver circoscritto l’area interessata, non è più intervenuta per la risoluzione del problema.
Per Il presidente dell'Ati idrico di Caltanissetta, Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, sarebbero diverse le ragioni della minaccia del fermo degli autobottisti che lamentano un basso guadagno e nel contempo di dover fare i conti con le violente proteste dei cittadini che vengono riforniti. I padroncini, contattati dalla nostra redazione, si rifiutano di rilasciare interviste, e ribadiscono che è eccessivo il prezzo della vendita dell'acqua da parte di Caltaqua che li costringe a rivendere una fornitura anche a 120 euro a cui vanno aggiunti i rincari del carburante e l'usura degli stessi mezzi.
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Il rincaro dell'acqua è esiguo ci spiega il presidente dell'Ati idrico. La questione potrebbe essere legata invece ad una minore domanda degli utenti essendo migliorato il servizio di erogazione idrica seconda. Intanto gli abitanti di via Bengasi, zona Museo, lamentano che da due mesi, da un pozzetto, fuoriesce, acqua potabile che si perde per strada diminuendo, così la fornitura alle loro vasche di accumulo. Del problema è stata informata Caltaqua, che dopo un sopralluogo e dopo aver circoscritto l'area interessata, non è più intervenuta per la risoluzione del problema.