Cronaca
GRAZIE ALL’EMENDAMENTO PROPOSTO DAL PD NASCERA’ UN TAVOLO PERMANENTE PER SALVARE LE TV LOCALI
Lo switch off si avvicina e sempre più emittenti locali in Sicilia, compresa Rete Chiara, rischiano di scomparire. Da settimane è partita la mobilitazione degli editori che si ...
Lo switch off si avvicina e sempre più emittenti locali in Sicilia, compresa Rete Chiara, rischiano di scomparire. Da settimane è partita la mobilitazione degli editori che si stanno opponendo. L'attività prevede la liberazione della banda 700mhz per fare spazio al 5g spazzando via di fatto le tv che dovranno spegnere il segnale e l'informazione libera. La banda in Sicilia sarà gestita da un unico operatore di rete, Rai Way, con costi onerosi per gli editori, quasi 70mila euro l'anno. Il segnale, oltretutto, non coprirà neanche l'intero territorio regionale. C'è ancora una possibilità di salvare molte tv locali grazie all'emendamento al decreto milleproroghe proposto dal Pd e approvato in commissione bilancio alla camera. Il documento porta la firma dell'onorevole Gianni Del Moro che ha seguito tutta la vicenda ha ricevuto l'approvazione di tutte le forze politiche. "sono molto soddisfatto per il risultato ottenuto - ha commentato - l'emendamento ha trovato una risposta unitaria del parlamento e del Governo creando le condizioni per aiutare il sistema televisivo locale. Sono state giornate complicate ho lavorato su diverse soluzioni, in stretto contatto con i capigruppo dei partiti di maggioranza, con la sottosegretaria Anna Ascani del Partito Democratico, che ringrazio e che aveva la delega sulla materia. Sarà costituito un tavolo tecnico al Ministero dello sviluppo economico. Grazie alla collaborazione tra cittadini e politica qualcosa forse può cambiare. All'emendamento hanno collaborato gli editori, in primis quello di Rete Chiara, deputati regionali e nazionali con un unico obbiettivo: permettere a milioni di cittadini di continuare a ricevere il segnale televisivo delle emittenti locali e garantire il pluralismo dell'informazione. Ora, Ministero e Agcom dovranno trovare una reale soluzione tecnica.di Graziano Amatohttps://youtu.be/XvbAz1kBKCU