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I DATI DEI CONTAGI PREOCCUPANO IL SINDACO CHE CHIEDE LA ZONA ROSSA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

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I DATI DEI CONTAGI PREOCCUPANO IL SINDACO CHE CHIEDE LA ZONA ROSSA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

E' successo di nuovo, la zona rossa è alle porte. Mentre il resto d'Italia si appresta ad una graduale riapertura Gela torna in lock-down. La richiesta è stata già ino...

Graziano Amato

22 Aprile 2021 14:44

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E' successo di nuovo, la zona rossa è alle porte. Mentre il resto d'Italia si appresta ad una graduale riapertura Gela torna in lock-down. La richiesta è stata già inoltrata al presidente della regione Nello Musumeci che potrebbe ufficializzare il provvedimento già nelle prossime ore. Sono 70 i gelesi che sono risultati positivi nelle ultime 24 ore, tutti posti in isolamento domiciliare. Un numero cosi alto di positività riscontrate in una sola giornata non si vedeva da tempo. Il totale dei positivi schizza a 425. Ci sono anche due ricoveri in degenza ordinaria, e il Vittorio Emanuele torna ad affollarsi con 19 posti letto occupati. I limiti della zona rossa sono stati oltrepassati: 236 i positivi registrati dal 14 al 20 aprile. Altissimo il numero di chi è stato posto in quarantena preventiva, ipotizzando che ogni positivo abbia avuto nei giorni antecedenti almeno 10 contati stretti.  Zona rossa significa sconfitta , di tutti. Lo sa bene il comune di Caltanissetta che c'è rimasto per 40 giorni e quello di Niscemi rosso da oltre una settimana. La zona rossa potrebbe non bastare. Le deroghe sono troppe, e i comportamenti di qualche gelese non accentuano a cambiare. Ecco come si presenta il centro storico nel pieno di un'ordinanza che vieta lo stazionamento. La zona rossa senza controlli equivale a niente.di Graziano Amato

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