I medici incrociano le braccia, aderiscono anche i camici bianchi siciliani
Salute
I medici incrociano le braccia, aderiscono anche i camici bianchi siciliani
Sciopero generale domani 20 novembre
Aderiscono anche i medici siciliani allo sciopero generale di 24 ore che vedrà domani (20 novembre 2024) manifestare i camici bianchi a Roma in piazza Santi Apostoli. «Questo sciopero assume una valenza maggiore in Sicilia dove il sistema sanitario è in maggiore sofferenza rispetto alle altre regioni d’Italia», dichiara il segretario regionale della Confederazione italiana medici ospedalieri Giuseppe Bonsignore. «Per fronteggiare la gravissima crisi della sanità pubblica dovuta alla carenza di medici - continua Bonsignore - il Governo Meloni, sulla scia di quelli precedenti, ha messo in campo una serie di misure per rendere più allettante il lavoro negli ospedali pubblici ed evitare la continua emorragia di personale che sceglie di fuggire nel privato o all’estero. Si è scelto di puntare su incentivi economici che, visto che gli stipendi dei medici italiani sono agli ultimi posti della classifica europea, rappresentano pur sempre una piccola boccata d’ossigeno per i medici italiani pubblici. Per tutti i medici italiani? No, solo per quelli che operano al di la dello stretto di Messina».
Aderiscono anche i medici siciliani allo sciopero generale di 24 ore che vedrà domani (20 novembre 2024) manifestare i camici bianchi a Roma in piazza Santi Apostoli. «Questo sciopero assume una valenza maggiore in Sicilia dove il sistema sanitario è in maggiore sofferenza rispetto alle altre regioni d'Italia», dichiara il segretario regionale della Confederazione italiana medici ospedalieri Giuseppe Bonsignore. «Per fronteggiare la gravissima crisi della sanità pubblica dovuta alla carenza di medici - continua Bonsignore - il Governo Meloni, sulla scia di quelli precedenti, ha messo in campo una serie di misure per rendere più allettante il lavoro negli ospedali pubblici ed evitare la continua emorragia di personale che sceglie di fuggire nel privato o all'estero.
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Si è scelto di puntare su incentivi economici che, visto che gli stipendi dei medici italiani sono agli ultimi posti della classifica europea, rappresentano pur sempre una piccola boccata d'ossigeno per i medici italiani pubblici. Per tutti i medici italiani? No, solo per quelli che operano al di la dello stretto di Messina».