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I PROTOCOLLI CHE FUNZIONANO A GIORNI ALTERNI E LA TRAFILA DEI CITTADINI IN OSTAGGIO DI ASP

Cronaca

I PROTOCOLLI CHE FUNZIONANO A GIORNI ALTERNI E LA TRAFILA DEI CITTADINI IN OSTAGGIO DI ASP

Passa il tempo ma alcuni servizi dedicati ai pazienti Covid-19 non migliorano. Continuano i disagi per tutti quei gelesi risultati positivi ad un tampone autosomministrato. È ormai ap...

Graziano Amato

19 Gennaio 2022 14:26

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Passa il tempo ma alcuni servizi dedicati ai pazienti Covid-19 non migliorano. Continuano i disagi per tutti quei gelesi risultati positivi ad un tampone autosomministrato. È ormai appurato che non riceveranno il Green Pass da guarigione, nonostante abbiano seguito le procedure dettate dall'ASP. Come nel caso di Alessia, che dopo aver scoperto di essere positiva grazie ad un tampone fai da te non  si è recata ad una farmacia per la conferma visto che era impossibilitata e stava male a causa dell'infezione. La giovane ha però seguito le direttive dettate dalla stessa inviando decine e decine di email all'indirizzo dedicato, senza mai ricevere risposta. A fine isolamento è riuscita a contattare l'ASP su WhatsApp ma la conversazione ha generato ancora più confusione. Qualcuno infatti le ha consigliato di recarsi all'Hub del Palacossiga, ma solo perché contatto stretto di un paziente positivo. Di fatti, Alessia è riuscita a sottoporsi ad un test rapido risultato negativo e caricato regolarmente sul portale. Nessuno però l'ha mai riconosciuta come positiva, e dunque non potrà ricevere la certificazione verde da guarigione. I protocolli a volte funzionano, come nel caso della signora Aurora, un'ottantenne paziente fragile che dopo essere risultata positiva in farmacia  ha scontato l'isolamento a casa. Dal decimo giorno in poi nessuno l'ha voluta accompagnare all'Hub, per paura che fosse ancora positiva, ne tantomeno l'anziana signora era in grado di recarsi autonomamente presso un centro. Solo grazie ad un estenuante pressing, all'intervento del medico di base e anche della redazione dopo 17 giorni qualcuno si è recato a casa della donna per un test rapido. Dunque, quando si vuole, le email, anche se con ritardo, vengono prese in considerazione. C'è sempre un però, visto che la signora attende ancora il Green Pass da guarigione. Due storie che raccontano le carenze di un servizio che sta recando danni e disagi a centinaia di gelesi. L'ASP o chi cura alcuni servizi per essa gli strumenti a disposizione ce l'ha, perché non farli funzionare sempre correttamente e soprattutto puntualmente?.di Graziano Amato

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