Il sindaco si confronta con i partiti sulla sfiducia e dice: "se fallisco mi dimetto"
Politica
Il sindaco si confronta con i partiti sulla sfiducia e dice: "se fallisco mi dimetto"
A cinque giorni da quella che potrebbe essere l'ultima seduta consiliare del 2023 non è definitivamente chiara la posizione delle segreterie di partito. Intanto l'incontro di ieri p...
A cinque giorni da quella che potrebbe essere l'ultima seduta consiliare del 2023 non è definitivamente chiara la posizione delle segreterie di partito. Intanto l'incontro di ieri pomeriggio, convocato dal sindaco, non è riuscito a "disinnescare" la sfiducia. Quello che poteva essere un confronto decisivo si è trasformato nell'ennesimo appello alla responsabilità. Il sindaco, come era prevedibile, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato alla degenerazione della crisi, ha fatto leva soltanto sulla proroga concessa dalla Corte dei Conti. Alla riunione non ha preso parte il segretario generale, nonostante fosse presente a Palazzo di Città. I consiglieri si aspettavano qualche dato in più, soprattutto sui numeri più o meno certi del disavanzo. Cosi non è stato. Fino a quando la fase dei riaccertamenti non sarà conclusa l'amministrazione non renderà pubbliche le cifre dei residui attivi e passivi. Il sindaco, ieri, si è limitato a ribadire che bisogna evitare una presa di posizione che blocchi, in questa fase, un lavoro che è stato quasi completato e che può essere definitamente concluso entro il termine perentorio concesso dai magistrati contabili. L'avvocato Greco, comunque, per la prima volta ai nostri microfoni non ha escluso le dimissioni che potrebbero arrivare qualora fallisse anche l'ultimo tentativo di evitare il dissesto.di Graziano Amato
A cinque giorni da quella che potrebbe essere l'ultima seduta consiliare del 2023 non è definitivamente chiara la posizione delle segreterie di partito. Intanto l'incontro di ieri pomeriggio, convocato dal sindaco, non è riuscito a "disinnescare" la sfiducia. Quello che poteva essere un confronto decisivo si è trasformato nell'ennesimo appello alla responsabilità. Il sindaco, come era prevedibile, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato alla degenerazione della crisi, ha fatto leva soltanto sulla proroga concessa dalla Corte dei Conti. Alla riunione non ha preso parte il segretario generale, nonostante fosse presente a Palazzo di Città. I consiglieri si aspettavano qualche dato in più, soprattutto sui numeri più o meno certi del disavanzo. Cosi non è stato. Fino a quando la fase dei riaccertamenti non sarà conclusa l'amministrazione non renderà pubbliche le cifre dei residui attivi e passivi. Il sindaco, ieri, si è limitato a ribadire che bisogna evitare una presa di posizione che blocchi, in questa fase, un lavoro che è stato quasi completato e che può essere definitamente concluso entro il termine perentorio concesso dai magistrati contabili. L'avvocato Greco, comunque, per la prima volta ai nostri microfoni non ha escluso le dimissioni che potrebbero arrivare qualora fallisse anche l'ultimo tentativo di evitare il dissesto.di Graziano Amato