Inizio anno scolastico in Sicilia, gli auguri di Turano a studenti, docenti e genitori
Scuola
Inizio anno scolastico in Sicilia, gli auguri di Turano a studenti, docenti e genitori
Ascolterò il mondo della scuola e sarò al suo fianco.
In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico in Sicilia, l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, ha inviato un messaggio di auguri ai docenti, al personale ausiliario, agli studenti e ai genitori. «Desidero farvi giungere - scrive in una nota l’esponente del governo Schifani - il mio cordiale saluto e il mio affettuoso augurio per questo nuovo tempo di impegno e crescita e vorrei che raggiungesse proprio tutti: studentesse e studenti, genitori, personale scolastico e amministrativo, e tutti coloro che a diverso titolo contribuiscono ogni giorno alla vita delle nostre scuole. Non voglio limitarmi a farvi gli auguri ma desidero sinceramente manifestarvi la mia stima e la mia fiducia per il lavoro che quotidianamente svolgete e che costituisce l’architrave del futuro della nostra terra». «L’anno scolastico e l’estate che ci siamo lasciati alle spalle – prosegue Turano - sono stati segnati da fatti di cronaca che hanno pesantemente segnato la scuola siciliana: il caso della maestra di Castelvetrano che ha coperto la latitanza del boss Matteo Messina Denaro o ancora la dirigente scolastica palermitana accusata di peculato e corruzione e poi lo stupro di Palermo che ha coinvolto diversi giovani. Fatti che insieme alla piaga della violenza sulle donne e del femminicidio hanno portato qualcuno a parlare di “fallimento” educativo». «I problemi – aggiunge l’assessore - non vanno certamente ignorati ma penso che sia deleterio cedere alla logica del fallimento. La scuola siciliana non può e non deve dichiararsi fallita, serve al contrario una consapevolezza maggiore e diffusa del ruolo insostituibile della comunità scolastica nella crescita civile della nostra Regione e del Paese. In quest’ottica mi sembra importante che ciascuno di noi approfondisca il metodo educativo e lo stile di don Pino Puglisi, il sacerdote palermitano ucciso dalla mafia di cui, proprio in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, ricordiamo il trentennale dell’efferato omicidio. Padre Puglisi è una figura che ispira credenti e non credenti, il suo motto “se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto” è la chiave di un modo nuovo di vivere non solo la scuola ma anche la società». «E questo “fare qualcosa” sull’esempio di Padre Puglisi – conclude Turano - è studio a 360 gradi delle cose e soprattutto dei problemi, è volontà di trasformare invece di contrapporsi, di proporre invece di un mero combattere, è un credere nella giustizia più che nella condanna. E’ un metodo dove non esiste resa, ma un continuo porsi a fianco degli altri per affrontare problemi e sfide. Quest’anno scolastico, con il nostro semplice e silenzioso fare, puntiamo allora a fare molto. Anche io come assessore regionale all’Istruzione alla Formazione professionale mi impegnerò in questo senso, soprattutto nell’ascolto del mondo della scuola e nell’essere al suo fianco. Ancora auguri per un sereno anno di lavoro e crescita, insieme».
13 Settembre 2023 13:26
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In occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico in Sicilia, l'assessore regionale all'Istruzione, Mimmo Turano, ha inviato un messaggio di auguri ai docenti, al personale ausiliario, agli studenti e ai genitori. «Desidero farvi giungere - scrive in una nota l'esponente del governo Schifani - il mio cordiale saluto e il mio affettuoso augurio per questo nuovo tempo di impegno e crescita e vorrei che raggiungesse proprio tutti: studentesse e studenti, genitori, personale scolastico e amministrativo, e tutti coloro che a diverso titolo contribuiscono ogni giorno alla vita delle nostre scuole. Non voglio limitarmi a farvi gli auguri ma desidero sinceramente manifestarvi la mia stima e la mia fiducia per il lavoro che quotidianamente svolgete e che costituisce l'architrave del futuro della nostra terra».
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«L'anno scolastico e l'estate che ci siamo lasciati alle spalle - prosegue Turano - sono stati segnati da fatti di cronaca che hanno pesantemente segnato la scuola siciliana: il caso della maestra di Castelvetrano che ha coperto la latitanza del boss Matteo Messina Denaro o ancora la dirigente scolastica palermitana accusata di peculato e corruzione e poi lo stupro di Palermo che ha coinvolto diversi giovani. Fatti che insieme alla piaga della violenza sulle donne e del femminicidio hanno portato qualcuno a parlare di "fallimento" educativo».
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«I problemi - aggiunge l'assessore - non vanno certamente ignorati ma penso che sia deleterio cedere alla logica del fallimento. La scuola siciliana non può e non deve dichiararsi fallita, serve al contrario una consapevolezza maggiore e diffusa del ruolo insostituibile della comunità scolastica nella crescita civile della nostra Regione e del Paese. In quest'ottica mi sembra importante che ciascuno di noi approfondisca il metodo educativo e lo stile di don Pino Puglisi, il sacerdote palermitano ucciso dalla mafia di cui, proprio in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico, ricordiamo il trentennale dell'efferato omicidio. Padre Puglisi è una figura che ispira credenti e non credenti, il suo motto "se ognuno di noi fa qualcosa, allora possiamo fare molto" è la chiave di un modo nuovo di vivere non solo la scuola ma anche la società».
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«E questo "fare qualcosa" sull'esempio di Padre Puglisi - conclude Turano - è studio a 360 gradi delle cose e soprattutto dei problemi, è volontà di trasformare invece di contrapporsi, di proporre invece di un mero combattere, è un credere nella giustizia più che nella condanna. E' un metodo dove non esiste resa, ma un continuo porsi a fianco degli altri per affrontare problemi e sfide. Quest'anno scolastico, con il nostro semplice e silenzioso fare, puntiamo allora a fare molto. Anche io come assessore regionale all'Istruzione alla Formazione professionale mi impegnerò in questo senso, soprattutto nell'ascolto del mondo della scuola e nell'essere al suo fianco. Ancora auguri per un sereno anno di lavoro e crescita, insieme».