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INVIO TELEMATICO DI PROGETTI È LEGGE MA L’URBANISTICA NON HA STAMPANTE, INDIETRO ANCHE SU 5MILA PRATICHE

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INVIO TELEMATICO DI PROGETTI È LEGGE MA L’URBANISTICA NON HA STAMPANTE, INDIETRO ANCHE SU 5MILA PRATICHE

Il settore urbanistica, edilizia e territorio del Comune di Gela arranca a causa della mancanza di personale e, incredibilmente, di stampanti adeguate. Le difficoltà dell'ente comuna...

Stefano Blanco

23 Febbraio 2023 12:35

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Il settore urbanistica, edilizia e territorio del Comune di Gela arranca a causa della mancanza di personale e, incredibilmente, di stampanti adeguate. Le difficoltà dell'ente comunale causate dalla carenza di personale tecnico e di dirigenti è ormai risaputa ma a destare lo sgomento di alcuni professionisti tra cui architetti, geometri e ingegneri, è l'assenza di apposite stampanti, una mancanza che rende del tutto inutile il sue, sportello unico per l'edilizia.Si tratta di uno sportello digitale che permette di inviare pratiche come: richieste di autorizzazioni, condoni, progetti o altre che riguardano l'edilizia in maniera del tutto telematica accelerando così i processi burocratici. Il sue è stato istituito al livello nazionale nel 2001 ma il Comune di Gela ha aderito soltanto tre anni fa, subito dopo il Covid-19, per andare incontro alle restrizioni dovute alla pandemia. Da allora tramite il portale del comune è possibile inviare pratiche e progetti, il problema però riguarda la strumentazione perché i progetti una volta inviati non possono poi essere stampati e ai professionisti viene chiesto di portarli cartacei già stampati. Un problema che ha dell'assurdo che unito alla mancanza di un dirigente di riferimento e al poco personale presente rallenta qualsiasi tipo di pratica. Secondo una stima del geometra Giuseppe oliva, che da quasi quarant'anni opera sul territorio gelese, le pratiche arretrate in questi anni sarebbero oltre cinquemila. Una soluzione sarebbe sicuramente quella di fare nuove assunzioni, anche per sopperire ai pensionamenti di alcuni componenti cruciali al livello dirigenziale come quello dell'architetto Emanuele Tuccio, andato in pensione esattamente un anno fa e ancora non rimpiazzato.di Stefano Blanco

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