Scuola
"LA DAD E’ UN SURROGATO DI SCUOLA, E’ NECESSARIO RIPORTARE GLI STUDENTI IN PRESENZA"
Con molta probabilità lunedì primo febbraio la Sicilia si sveglierà in zona arancione. I numeri rispetto alle scorse settimane sono in netto calo. 996 i Siciliani risult...
Con molta probabilità lunedì primo febbraio la Sicilia si sveglierà in zona arancione. I numeri rispetto alle scorse settimane sono in netto calo. 996 i Siciliani risultati positivi ieri, con 38 decessi. Il governo regionale auspica dunque di abbandonare la zona rossa. "se si manterrà questo trend rassicurante, potremo revocare la zona rossa e tornare a respirare in zona arancione - ha detto Musumeci - per fortuna i dati cominciano ad essere incoraggianti ma il numero delle perdite resta ancora alto. Ho esortato i prefetti dell'isola ad aumentare i controlli sul territorio per il rispetto dell'ordinanza e mi è stato assicurato - ha concluso Musumeci - che avrebbero impiegato ulteriori risorse". Zona arancione significa riapertura di molte attività di vendita al dettaglio chiuse ormai da settimane e ritorno alla didattica in presenza. Infatti dal primo febbraio in Sicilia potrebbero tornare in presenza, ma al 50 percento, le seconde, le terze medie e le superiori. È per questo che è stato organizzato un maxi screening su scala regionale. 60mila Siciliani tra studenti e personale scolastico saranno sottoposti a test rapido. L'appuntamento gelese è fissato per domenica all'ex autoparco di contrada Brucazzi dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Allo screening che si è concluso il 26 gennaio dedicato alle scuole dell'infanzia elementari e prime medie si è presentato soltanto il 25percento della popolazione convocata, fornendo cosi un dato parziale. Ma questo tipo di indagine al momento risulta l'unico parametro decisionale per la riapertura delle scuole, è per questo che diventa fondamentale effettuare il test rapido in modo da non introdurre all'interno degli istituti eventuali pazienti positivi asintomatici. Studenti, insegnanti e dirigenti non hanno dubbi: è fondamentale un ritorno all'attività didattica in presenza.