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La rivoluzione antimafia parte da Niscemi, al museo civico la presidente della Commissione Nazionale Antimafia

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La rivoluzione antimafia parte da Niscemi, al museo civico la presidente della Commissione Nazionale Antimafia

L'iniziativa è stata organizzata dalla Fai "Ninetta Burgio"

Graziano Amato

21 Maggio 2024 12:08

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Da Niscemi parte la rivoluzione antiracket. Ieri pomeriggio, la sala convegni del Museo Civico ha ospitato un confronto organizzato dall'associazione Fai Ninetta Burgio a cui hanno partecipato la presidente della Commissione Parlamentare Nazionale Antimafia Chiara Colosimo e la componente Enza Rando, niscemese d'origine. Una risposta alla criminalità che vorrebbe controllare i territori, come testimoniano le attività investigative. Un segnale per i mandamenti di Gela, Niscemi e Mazzarino che tentano di rioganizzarsi, sfruttando le estorsioni, poco convenienti da un punto di vista economico e ad alto rischio carcere, ma utilissime per imporre il proprio dominio. Il messaggio lanciato ieri pomeriggio è stato forte: lo Stato c'è e interviene.

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Lo sanno bene i fratelli Elvis ed Emanuele Lionti che hanno avuto il coraggio di denunciare. Per questo sono finiti nel mirino del clan di Niscemi che stava orchestrando un vero e proprio piano di morte, secondo le indagini emerse dal blitz "Mondo Opposto" dello scorso dicembre. Lo stato, sotto ogni articolazione, è intervenuto, sventando l'omicidio e ieri si è portato a Niscemi per un duplice motivo: stare vicino a chi ha avuto il coraggio di denunciare, esortare gli altri a farlo e dimostrare che il controllo del territorio non è in mano ai mafiosi.

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La criminalità è ben radicata in provincia di Caltanissetta, ha una storia di sangue non indifferente, c'è un capo riconosciuto. Secondo il procuratore aggiunto della DDA di Caltanissetta Roberto Collodoro è fondamentale la collaborazione delle associazioni, che offrono supporto morale e creano reti di comunicazione importanti per le denuncie e le successive indagini. Lo Stato c'è e stare con lo Stato conviene sempre ha esortato il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia. Niscemi baluardo dell'Antimafia hanno ribadito il presidente della Fai "Ninetta Burgio" e il sindaco Massimiliano Conti. Intanto a Gela, da mesi, c'è un'associazione Antiracket non risconosciuta dalla Fai. 

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